Nuovi rilievi da parte dell’Arta per verificare se i limiti alle emissioni di onde elettromagnetiche, anche dopo il passaggio al digitale terrestre, siano ancora tali da giustificare la delocalizzazione degli impianti da San Silvestro. E’ la richiesta avanzata dalla delegazione degli editori radiotelevisivi abruzzesi che questa mattina e’ stata ricevuta in audizione nel corso della Conferenza dei Capigruppo che si e’ riunita all’Emiciclo. I rappresentanti di Rete8-Telemare, TeleMax, Antenna 10, Tv6, Tvq, Atv7, Trsp e Vera Tv hanno incontrato il presidente del consiglio Nazario Pagano, che dopo aver valutato positivamente l’istanza, ha annunciato che in una delle prossime riunioni della conferenza saranno invitati il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia, l’assessore regionale all’Ambiente Mauro Di Dalmazio e la dirigente dell’assessorato Iris Flacco.
Ma il sindaco pescarese, appena ricevuta la palla passata da Pagano, ha chiuso ogni possibile riapertura: “La strada è ormai tracciata e non si torna indietro”, ribatte, “dunque invito gli stessi titolari delle emittenti a evitare di continuare a cincischiare, andando ad appellarsi a destra o a sinistra, cercando di riaprire un discorso ormai chiuso”. L’amministrazione comunale, forte del Piano nazionale delle frequenze che ha eliminato il colle pescarese dai siti di trasmittione, porta avanti la battaglia per la delocalizzazione delle antenne da San Silvestro, propugnando l’ipotesi della piattaforma off-shore. Inoltre, già da fine settembre ha ordinato lo spegnimento di 20 ripetitori che non hanno ottenuto il rinnovo delle autorizzazioni comunali a trasmettere, ed entro breve ordinerà l’off di altre 39 emittenti. Un intervento portato avanti anche dopo un’indagine chiusa dalla Guardia di Finanza che peraltro ha comminato anche multe per decine di migliaia di euro.
Categorico, quindi, il primo cittadino: “Le antenne devono andar via da San Silvestro, e invece di continuare a perdere tempo, chiedo l’impegno di tutti ad avviare le procedure per la delocalizzazione degli impianti, da attuare prima della fine di novembre, quando spegneremo le emittenti che non si saranno messe in regola”