“La sentenza con cui il Tar ha annullato il bando di gara indetto dalla Asl di Pescara, per affidare all’esterno i servizi di trasporto urgenti e non, ha restituito dignità al servizio di circa 2mila volontari che da più di trent’anni svolgono gratuitamente quello stesso lavoro, impedendo che l’attività finisse sul mercato di società a scopo di lucro, e soprattutto ha impedito uno sperpero di denaro pubblico che in tre anni si sarebbe tradotto in un salasso di 3milioni 315mila euro, oltre il 120 per cento in più di quanto si spende con le Associazioni di volontariato”, hanno detto il governatore della Misericordia di Pescara, Berardino Fiorilli e Gianni Taucci, presidente della Croce Rossa di Penne che insieme hanno firmato il ricorso a quella delibera della Asl di Pescara.
“Non solo non avevamo alcuna chance di vincere la gara ma i requisiti richiesti alle nostre Associazioni non ci avrebbero neanche permesso di partecipare. In particolare nel bando era richiesto il possesso del NCC, ossia la licenza del noleggio con conducente, tipica delle società che operano a scopo di lucro e non delle Associazioni di volontariato”.
“A quel punto, anziché partecipare a una gara assurda, abbiamo presentato un ricorso al Tar contro il bando che ci è costato complessivamente, solo di spese vive, 12mila euro, ovvero 6mila euro a testa a Misericordia e Croce Rossa di Penne, una spesa faticosa ed enorme per Associazioni che operano solo sul volontariato. La nostra azione è stata poi supportata dalla Croce Rossa di Pescara, Spoltore, Cepagatti, dalle Misericordie di Alanno e Scafa, da Bussi Soccorso, Manoppello Soccorso e, in ultimo, ad adiuvandum, dall’Associazione Protezione civile di Montesilvano. Quindi circa 10 associazioni che hanno deciso di opporsi a un’attività a nostro giudizio illegittima”.
“Fortunatamente c’è stato chi ha letto correttamente quel bando e il nostro ricorso, ovvero i giudici del Tar che hanno annullato gli atti della gara, hanno bocciato la delibera della Asl, giudicata ‘contraddittoria e irragionevole. Ora, dopo tale pronunciamento, ci attendiamo che la Asl ci convochi per rimetterci attorno a un tavolo e pensare al futuro di un’attività che le nostre Associazioni svolgono solo pensando al territorio”.