“Continua senza sosta la politica del “non fare” delle istituzioni cittadine nei confronti di una zona, quella adiacente al parco fluviale, che avrebbe tanto da offrire alla nostra città e ai suoi abitanti se solo fosse presa in considerazione dal primo cittadino e dalla sua amministrazione“, esordisce così in una nota, Mirko Iacomelli, responsabile cittadino di Casapound Pescara.
“Assolutamente vergognose le condizioni di degrado in cui versano il parco fluviale e l annessa pista ciclabile, inconcepibile come un’area così centrale a due passi dalla stazione e dal porto venga deliberatamente ignorata e lasciata all’ abbandono, in balia di tossicodipendenti, prostitute e clandestini. Già lo scorso 7 marzo scendemmo in campo rimboccandoci le maniche per ripulirla e adesso la troviamo in condizioni forse ancora peggiori delle precedenti. Siringhe ovunque, alberi caduti, erbacce alte metri e tende di qualche nomade sono il paesaggio che offre il parco fluviale quando invece potrebbe essere un punto di ritrovo per numerose famiglie e ragazzi della zona vista la grande superficie di 5000 metri quadrati dell’ area verde che nel 2002 costò ben 700 mila euro ai cittadini pescaresi“, si continua a leggere.
“L’amministrazione pubblica“, conclude Iacomelli, “si è dimostrata distante dai tutti i Pescaresi ed è ora che inizi a fare il suo dovere. Ovviamente Casapound sarà pronta ad intervenire non più con semplici opere di pulizia in caso la situazione non cambi“.