Ricorso accolto dal Tar per l’Abruzzo sezione staccata di Pescara (Sezione Prima), delibera di Giunta Comunale annullata. Questo l’esito dello scontro prima sindacale e poi giudiziario tra la Polizia Municipale e il Comune di Pescara. Il motivo del contendere stavolta è la delibera di Giunta del 12/07/2016 avente ad oggetto “Legge regionale. 42/2013 adeguamento e approvazione del regolamento di organizzazione e disciplina del Settore Corpo di Polizia Municipale”.
Il ricorso è del 2016 e a presentarlo sono stati Walter Falzani e Arnaldo Ciarfella Agenti di polizia municiapale e coordinatori del Sindacato DiCCAP, rappresentati e difesi dall’avvocato Emanuele Pagliaro. Secondo i ricorrenti la contestata delibera, che il Comandante Maggitti ha supportato dando parere favorevole, ha determinato sostanziali ed inaccettabili modifiche al regolamento di Polizia Municipale in vigore dal 2006 che ha tolto diritti, tutele e riconoscimenti agli Addetti del Corpo.
Infatti il regolamento annullato prevedeva lo svolgimento dei servizi diurni anche da soli anziché in numero di due unità e di quelli notturni in due anziché in tre unità; non consentiva la rotazione del personale in caso di servizi che comportano una prolungata posizione eretta; assegnava alla P.M. compiti non propri (rilasciare permessi per disabili e per il transito nelle ztl, svolgere compiti amministrativi/contrattuali/finanziari).
Il TAR Abruzzo nella sentenza riconosce il “vizio di incompetenza” e afferma che il regolamento in questione “non rientri nella competenza della Giunta Comunale trattandosi di un tipico regolamento rientrante nelle attribuzioni del Consiglio Comunale”, da qui l’annullamento della delibera.
“La sentenza”, commenta una nota del Coordinamento Regionale DiCCAP, “mette fine al contenzioso ma al Comando di P.M. lo stato di disagio dei dipendenti a causa di questioni organizzative resta forte. A questo punto con l’annullamento del regolamento la riorganizzazione della Polizia Municipale non è più rinviabile.