Ravasi terrà, mercoledì 18 ottobre, presso la Sala Consiliare del Comune di Pescara, alle 18, una prolusione aperta a tutti, dal titolo “Il cortile dei Gentili, dallo scontro all’incontro”. È questo il tema del discorso che Sua Eminenza Gianfranco.
«Un bel momento di confronto con il mondo laico – spiega monsignor Tommaso Valentinetti, arcivescovo di Pescara-Penne – perché non possiamo non aprire dei tavoli di dialogo, degli spazi di incontro in cui siano abbattuti i muri culturali tra credenti e non credenti. Il Cortile dei Gentili non mira alla conversione di coloro che sono lontani dalla fede, ma è una proposta di ricerca reciproca, una possibilità per scoprire consonanze essenziali, superando rigidità ed estremismi che a volte caratterizzano l’una e l’altra parte».
La presenza di Cardinal Ravasi, inoltre, promuoverà l’apertura della nuova Biblioteca diocesana, allestita nei locali del secondo piano della Curia arcivescovile, in piazza Spirito Santo 5, grazie alla quasi totale sponsorizzazione della Fondazione PescaraAbruzzo. «È chiaro – continua monsignor Valentinetti – che la coincidenza dei due momenti non sia casuale e la benedizione del Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura è, senza dubbio, un orgoglio per un progetto di ricerca che si inaugura e un impegno ulteriore affinché il luogo di studio sia, contemporaneamente, luogo di dialogo aperto e di dibattito fruttuoso».
La biblioteca intitolata a Carlo Maria Martini, proprio per delineare la volontà di confronto anche con il mondo non cattolico, raccoglie circa 10000 volumi, tra cui spiccano i testi teologici di Sacra Scrittura, ma anche di Didattica e Pedagogia. Sarà aperta dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18.30 e avrà anche una figura simbolo, «una scultura moderna, “Il nuovo Re” realizzata dall’artista Franco Sciusco – conclude Valentinetti – che esalta l’umanità di Cristo e mette in evidenza la fragilità e la debolezza della nostra condizione, per ricordarci che il Sapere è un dono da rendere accessibile a tutti, che va coltivato e che ci dà tanto a livello personale nella misura in cui ci rende rende più capaci di amare e servire».