Pescara. Il servizio di raccolta degli indumenti usati in cambio della manutenzione dei parchi e delle aiuole della città. Lo ‘scambio’ è previsto dal bando per l’appalto dei cassonetti per la raccolta dei vestiti emanato dal Comune e in scadenza domani.
Scade domani, giovedì 13 settembre, il termine fissato dal Comune d Pescara per presentare le candidature alla gara d’appalto per il riaffidamento del servizio di raccolta degli indumenti, scarpe e accessori usati. Ma oltre a puntare al picco del 50% della raccolta differenziata, con questa mossa l’assessore all’Ambiente Isabella Del Trecco si appresta ad affrancare dalle casse comunali anche cinque anni di manutenzione di numerose aree verdi.
La novità introdotta nell’attuale disciplinare di gara è l’attribuzione del massimo punteggio, 45 punti, alla ditta che, oltre alla gestione del servizio, si occuperà anche della manutenzione di alcune aiuole e giardini della città, a cominciare da piazza Italia, quella del municipio. Uno scambio più che equo, considerando che dei circa 8mila chili di indumenti usati raccolti ogni mese, grazie alle donazioni che i cittadini inseriscono nei 70 cassonetti sparsi per la città, tolti quelli girati in beneficienza, se in buono stato e dopo essere stati disinfettati, una gran parte viene reimpiegata in altri processi produttivi. E il ricavo per chi gestisce i cassonetti non è cosa da poco. Tanto vale che anche la città si assicuri il suo guadagno, dato che il bando non è a titolo oneroso.
In cambio di 45 punti utili alla graduatoria, l’impresa vincitrice dovrà garantire lo svuotamento costante, almeno una volta a settimana, e comunque evitare che i cassonetti strabordanti ledano il decoro delle aree che li ospitano. Poi dovrà assicurare la pulizia del contesto tutt’attorno al cassonetto stesso per almeno 5 metri di superficie, oltre e garantire la manutenzione di alcune aree verdi della città già individuate dall’amministrazione comunale, con tanto di sfalci minimi obbligatori: le aiuole di piazza San Francesco, 1.400 metri quadrati, con minimo 5 sfalci l’anno; le aiuole di piazza Italia, 1.200 metri quadrati, 5 sfalci l’anno; le aiuole di piazza Duca D’Aosta, 300 metri quadrati; 4 sfalci l’anno; giardinetto e aiuole di via Avezzano, 300 metri quadrati, 4 sfalci l’anno; i giardini di piazza IV Novembre, 1.500 metri quadrati, 5 sfalci l’anno; le aiuole di piazza Alessandrini, 250 metri quadrati, 4 sfalci l’anno; i giardini di piazza dei Gue, 3mila metri quadrati, 5 sfalci l’anno; i giardini di Largo Baiocchi, 250 metri quadrati, 4 sfalci l’anno; le aiuole di piazza Italo Febo, 400 metri quadrati, 4 sfalci l’anno; i giardini di piazza Marino Di Resta, 1.500 metri quadrati, 5 sfalci l’anno; i giardini e le aiuole di piazza Salvo D’Acquisto, 750 metri quadrati, 4 sfalci l’anno; i giardini di piazza San Camillo De Lellis, 500 metri quadrati, 5 sfalci l’anno; i giardini di piazza San Luigi Gonzaga, 1.500 metri quadrati, 4 sfalci l’anno; i Giardini di via della Fornace Bizzarri, 1.500 metri quadrati, 5 sfalci l’anno; i giardini di piazza Antonio Mancini, 500 metri quadrati, 4 sfalci l’anno; i giardini e le aiuole di piazza Romita, 650 metri quadrati, 4 sfalci l’anno; e i giardini di via Monte Acquaviva, 950 metri quadrati, 4 sfalci l’anno.
Il contratto previsto dal bando varrà per ben 5 anni, e ulteriori 15 punti verranno attribuiti alle proposte ulteriormente migliorative rispetto a quanto già stabilito. Rescissione anticipata in caso di mancato rispetto delle clausole contrattuali: il volume d’affari, in tempi di crisi, si misura in centimetri d’erba. Quando si dice “rimanere al verde”.