Pescara: Confindustria: ‘Il cementificio rispetta norme e limiti’

cementificioPescara. Dibattito acceso e opinioni che si alternano, in merito alla delocalizzazione del cementificio al di fuori del centro abitato della città. Se Confcommercio plaude il sindaco Mascia, che nega alla Sacci il rinnovo per continuare le attività dello stabilimento, Confindustria stigmatizza il comportamento del Comune: “Limiti e norme rispettate, il dialogo è stato spezzato”.

Una nota, rilasciata oggi da Confindustria Pescara, stigmatizza il comportamento dell’amministrazione guidata dal sindaco Albore Mascia, che ha negato al cementificio di via Raiale il rinnovo delle autorizzazioni d’esercizio. Il Comune e il primo cittadino hanno ben specificato che la Sacci, gestore dello stabilimento, rispetta i limiti ambientali sulle emissioni atmosferiche prodotte, e che la delocalizzazione auspicata da Mascia è dovuta solo alla stonatura urbanistica del cementificio all’interno della nuova zona di Porta Nuova. Su questo punto, oggi, si concentra l’intervento dell’unione degli industriali, che nella nota giudica “poco costruttivo il comportamento del Comune di Pescara che, senza alcun dialogo preventivo con l’Azienda e con l’Associazione di Categoria che la rappresenta, ha depositato il proprio parere negativo alla Conferenza di Servizi”. “La nostra organizzazione”, si legge, “già da anni si adopera per creare le condizioni che facilitano la piena integrazione e responsabilizzazione delle imprese sul territorio ove esse operano; resta imprescindibile il pieno rispetto delle norme che organizzano la vita civile ed in particolare quelle volte alla tutela dell’ambiente e della salute. Al contrario rifiutiamo categoricamente posizioni di contrasto da parte delle pubbliche amministrazioni quando le condizioni previste dalla legge – sui temi dell’ambiente e della salute pubblica – vengano rispettate dalle aziende”. Come ieri il Pd, anche Confindustria ritiene quella del sindaco una mossa d’immagine: “Questo modo non lungimirante di agire, se può avere un impatto a livello di comunicazione, di fatto non porta a nessuna posizione costruttiva per la soluzione dei problemi”. Più apprezzabile, per gli industriali, “l’approccio dei dirigenti della Regione che puntano ad una valutazione imparziale del rispetto delle normative e dei progressivi miglioramenti di tecnologie ambientali e processi produttivi”. Critiche, infine, anche per Confommercio: “poco edificante l’intervento di Confcommercio sulla questione, nei modi in cui essa lo esercita: le critiche senza dialettica e senza proposte concrete restano improduttive di effetti e rischiano di alimentare inutili polemiche”, conclude la nota di Confindustria.

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