Il legale parla di un omicidio volontario: “Credo che sia stata indiscutibile la volontà di uccidere perché le modalità del fatto, ovvero puntare un fucile contro una persona a distanza di poche decine di centimetri, denota proprio la volontà omicida e non si può dire che ha sparato perché voleva intimorire. Sparare sul viso di una persona vuol dire volerla uccidere”.
Sulla rabbia della famiglia del giovane ucciso, e di eventuali taglie proposte per la cattura dell’assassino, l’avvocato De Marco ha aggiunto: “Su questo io no so nulla. So solo che la famiglia sta avendo un atteggiamento molto composto e vuole giustizia e non vuole vendetta. Queste sono le parole della madre. Ora se ci sono persone che magari vogliono interferire in questo, non so”.
Sulla causa della discussione che sarebbe poi sfociata nell’omicidio, e su una eventuale conoscenza fra il 21enne e il suo assassino, il legale ha spiegato: “Sui particolari non so molto, ci sarebbe stata una discussione, forse è volata qualche parola, ma niente poteva far presagire una conclusione del genere. Il movente? Non lo so e sarà una cosa da vedere dopo”.