“Finalmente, dopo due mesi di attesa, avremo modo di leggere quale correlazione sia stata fatta dai tecnici della Regione che hanno permesso al Comune di Pescara di accedere al fondo straordinario dell’autonoma sistemazione per le 83 famiglie sgomberate, smentendo, però, la relazione tecnica della Labortec secondo cui le case di via Lago di Borgiano sono inagibili e a rischio crollo, ma non per il terremoto, bensì per l’utilizzo di cemento impoverito e per la scarsa armatura dei ferri già nella fase della costruzione delle tre palazzine”: ad affermarlo è Armando Foschi, componente dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ che ha chiesto alla Commissione di riunirsi di nuovo sulla vicenda.
“Una differenza sostanziale di vedute”, conclude Foschi, “che si gioca sulla pelle dei cittadini e che andrà ad aggiungersi al faldone già pronto con cui chiediamo alla Procura della Repubblica di fare luce sulla vicenda”.