“È con dispiacere che ci troviamo di nuovo costrette ad intervenire in merito a questioni poco edificanti per la nostra comunità“, a parlare sono le Donne del comune di Manoppello, le consigliere Silvia Elena Di Donato, Antonella Faraone, Valentina Miniaci e Barbara Toppi.
“Ci riferiamo alla pessima gestione dell’accoglienza di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale da parte dell’Amministrazione Comunale di Manoppello. La maggioranza ha dimostrato solo un grande dilettantismo su una situazione molto delicata, che coinvolgerà la vita di persone in fuga dalla miseria, come anche quella di tutta la cittadinanza manoppellese“.
“Problematiche come l’integrazione, l’accoglienza e la fornitura di servizi dignitosi, non possono essere liquidate nascondendosi dietro a una improvvisa e presunta decisione imposta dalla Prefettura, quando sono più di sei mesi che si è a conoscenza della gara per l’affidamento del servizio di accoglienza per i profughi“.
La Prefettura di Pescara, lo scorso 8 agosto, ha infatti pubblicato l’aggiudicazione definitiva per l’affidamento dei servizi di accoglienza ai migranti nel territorio di Pescara e ha dunque individuato le Organizzazioni che dovranno occuparsi di gestire 1.114 presunti profughi, per 305 giorni di ospitalità. Undici le Organizzazioni che si sono candidate, undici quelle ammesse; e ciascuna di esse ha proposto più di una localizzazione: per Manoppello si sono rese disponibili la Cooperativa Eta Beta, la Arci-Polis e la Società Cooperativa l’Abbraccio.
“Da un comunicato stampa, abbiamo inoltre appreso di una riunione tenutasi tra rappresentanti e simpatizzanti dell’attuale maggioranza, alcuni commercianti e – cosa assai strana – dal rappresentante di Noi con Salvini, benché sul territorio siano presenti anche altre forze politiche ben più organizzate del partito leghista“.
“Dallo stesso documento, non si evince però chi sia stato l’organizzatore, chi fossero gli invitati e soprattutto come essi siano stati scelti. L’unica certezza è che all’incontro (così ufficiale da richiedere la presenza di un avvocato e del segretario comunale) non sono state invitate le rappresentanti dei gruppi consiliari di opposizione (Futuro in Comune e Manoppello L’Alternativa), che ricordiamo rappresentano complessivamente la maggioranza degli elettori, nonostante avessero già in altre occasioni palesato la loro disponibilità a qualsiasi iniziativa volta a trovare soluzioni condivise“.
“Ancora più offensivo è apprendere dallo stesso comunicato che è stata fissata la data per un incontro pubblico, concordato con perfetti estranei, senza un preventivo coinvolgimento delle forze politiche presenti in consiglio comunale. A questo punto non ci resta che augurarci che la questione non venga inquinata da polemiche razziste, quando il punto fondamentale è e rimane la buona amministrazione della cosa pubblica“, hanno concluso le consigliere comunali.
Il rappresentante dei commercianti locali e il rappresentante NCS, che ieri hanno partecipato all’incontro con con il Sindaco (di cui parlano le consigliere comunali), a tal riguardo, hanno fatto sapere che i 48 migranti arriveranno “in una zona altamente abitata ma che presenta carenze strutturali, quale viabilità, illuminazione e mancanza di controlli da parte delle forza dell’ordine“.
“Il nostro territorio ha già soddisfatto la quota prevista dalla normativa vigente; in più al Comune non è pervenuta alcuna comunicazione in merito“, hanno assicurato i rappresentanti.
Oltre a questo, il motivo per cui la città di Manoppello non potrebbe accogliere altri migranti, sarebbe di ordine igienico-sanitario. Per questo, è stato richiesto un incontro pubblico per verificare le criticità ed individuare delle soluzioni che siano condivise da tutto il territorio.