Montesilvano. Estorsione e usura. Sono le accuse di cui devono rispondere due uomini, arrestati in flagranza dai carabinieri a Montesilvano, a seguito della denuncia ricevuta dalla vittima, un artigiano teramano in difficoltà, che ha chiesto un prestito circa un anno fa ma poi non ce l’ha fatta a fronteggiare il debito.
In manette sono finiti Cristian Di Giulio, 38 anni, di Città Sant’Angelo, e A.F., anche lui 38enne, di Montesilvano. I militari dell’Arma hanno cominciato a indagare sui due dopo aver raccolto lo sfogo della vittima. L’uomo avrebbe riferito di aver chiesto in prestito 20mila euro a Di Giulio, attraverso l’intercessione di A.F.
A fronte di questa somma sono stati chiesti indietro, oltre al capitale, interessi mensili pari al 20 per cento a cui si aggiungeva la somma di 100 euro al giorno di penale in caso di ritardo nella consegna del denaro rispetto al giorno pattuito. L’artigiano avrebbe versato complessivamente 65mila euro ma, sfinito, nei giorni scorsi ha chiesto aiuto ai carabinieri, riferendo anche delle minacce di morte ricevute per sé e per la famiglia da Di Giulio.
Coordinati dal capitano Enzo Marinelli, i militari hanno assistito a distanza a un incontro per la consegna del denaro (2.900 euro) e poi hanno proceduto agli arresti. P
er quanto riguarda la posizione di A.F. i carabinieri ritengono che facesse da intermediario. Di Giulio, a quanto pare, lo riteneva responsabile dei mancati pagamenti da parte dell’usurato e comunque il complice era presente al momento delle varie consegne di denaro, ma si punta a capire la sua posizione, eventualmente come vittima di Di Giulio. A quest’ultimo sono stati sequestrati altri 4.500 euro e cinque confezioni di anabolizzanti, trovati nell’auto. La vittima si è allontanata dalla zona.