Pescara. Coca party a cadenza settimanale nelle case di Manoppello e spaccio nei locali della costa. I carabinieri del Nor hanno sgominato un’organizzazione di sedici persone: la droga arrivava da Napoli e veniva smerciata sul territorio da Villanova.
‘White party’, questo il nome dell’operazione messa a segno dai carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Popoli, coordinato dal comandante Pasquale Del Giudice, e della stazione di Manoppello. Bianca era la cocaina che arrivava dal napoletano, per allestire i festini a base di droga che i militari hanno scoperto venire ‘celebrati’ ogni settimana in alcune abitazioni del paesino sulla Majella. Da questa scoperta è partita un’indagine durata ben 5 mesi, sviluppatasi sulle province di Pescara, Chieti, Teramo e Napoli. Era una coppia di coniugi quarantenni di Pianella ad organizzare i coca-party a Manoppello, Menco Mucci e Simona Marini. Con loro anche il chietino Marco Drudi, che riversava la stessa droga nei locali della costa di Pescara e Francavilla.
Indagando sugli invitati e ripercorrendo i canali, i carabinieri sono arrivati alla fonte della cocaina, sorgente campana che tramite corrieri giungeva al casello autostradale di Villanova, “jeans scuri” o “magliette”, come venivano chiamati in codice panetti di hashish o la cocaina, che a seconda della qualità veniva chiamata “filo di Scozia”. Astuti i corrieri e fondamentali i ruoli delle donne al momento della consegna: se i napoletani che si alternavano frequentemente e cambiavano altrettante automobili per non rendersi sospetti e riconoscibili, Mucci mandava la moglie in avanscoperta al casello con un’automobile diversa per controllare la presenza delle forze dell’ordine. E sempre la donna, preoccupata non vedendo il marito rincasare, proprio a causa dell’arresto, si è adoperata per disperdere in un campo vicino casa alcune piante di marijuana, hashish e bilancini di precisione. Legati alla coppia anche il fratello della donna, Alessandro Marini, arrestato a Giulianova mentre acquistava dello stupefacente, e lo spacciatore pescarese 45enne pescarese Emilio Galiero, che si occupava di rifornire la movida della costa. A suo carico anche l’accusa di estorsione nei confronti di un tossicodipendente.
Le sedici misure cautelari, emesse dal Gip del Tribunale di Pescara Gianluca Sarandrea su richiesta del Pm Mirvana Di Serio, sono state eseguite all’alba di oggi e comprendono, oltre ai già citati, Pasquale Ammirati (30) di San Giuseppe Vesuviano, Lelio Lino Chiacchiaretta (48) di San Giovanni Teatino, Tullio Fingo di Pescara, Gabriele Tommaso Boccia (30) di Terzigno. Mentre questi sono finiti in carcere o ai domiciliari, per altre sette persone sono stati emessi i provvedimenti dell’obbligo di dimora e dell’obbligo di firma. E si tratta di Lino Nepa, 40 anni di Manoppello, Roberta Di Bonaventura, 30enne di Giulianova, Denis Caprini, di Tollo, Caterina Cristina Ciccotelli, 30 anni di Francavilla al Mare, Silvia Cocco, 45 anni di Manoppello; Alessandra Di Giacomo, 35 anni di Chieti e Nadir Simonelli, 40enne di Chieti.
Daniele Galli