Pescara. Istituzioni locali quasi rassegnate ad una lotta contro i mulini a vento, nonostante il recente interessamento del ministro all’Ambiente Clini. La paralisi del dragaggio porta chi del porto insabbiato vive e lavora sempre più vicino al tracollo, e le reazioni non terminano mai. La Confcommercio ha dichiarato lo stato di agitazione di commercianti e operatori turistici.
“Sono ormai ben note le problematiche e le negative ripercussioni che il mancato dragaggio del orto di Pescara sta determinando su tutti i settori vitali della città e del suo indotto. A tal proposito, a seguito di quanto scaturito dalla riunione della Giunta Esecutiva della Confcommercio, tenutasi nel pomeriggio di ieri, l’Associazione ha deciso di proclamare lo stato di agitazione delle categorie del commercio, del turismo e dei servizi”. Con questa nota, la Confcommercio di Pescara proclama l’agitazione, sperando di scuotere definitivamente le istituzioni coinvolte nella ricerca di una soluzione. “Un ulteriore segnale forte, prosegue la nota, “lanciato dalla Confcommercio, che vuole fungere da stimolo alle istituzioni affinché si proceda d’urgenza ad individuare azioni e interventi in grado di dare soluzione ad una vicenda, dai toni sempre piu’ grotteschi, che sta creando danni incalcolabili all’immagine e all’intero tessuto economico, sociale e ambientale della città di Pescara”.