Pescara, il rilascio di due tartarughe marine dopo mesi di cure-VIDEO

tartarugheliberazionePescara. Luna e Stella, due tartarughe marine rimaste impigliate accidentalmente e ferite dalle reti di un peschereccio. Recuperate dal Centro studi Cetacei di Montesilvano e curate per mesi nel parco marino Oltremare di Riccione, sono state liberate oggi dalla guardia costiera.

Nel nostro mare rappresenta la specie più diffusa e comune, la Caretta Caretta, tartaruga marina, è presente in tutto il bacino del Mediterraneo. Purtroppo, nelle acque tra Vasto e Tortoreto ne vengono recuperate circa una decina ogni anno, bisognose di cure per spiaggiamenti o altri traumi. Ad occuparsi del loro soccorso è il Centro di Primo Intervento per le tartarughe marine, realizzato dal Comune di Montesilvano e gestito dal Centro Studi Cetacei allestito presso l’Ufficio Locale Marittimo della Capitaneria di Porto di Pescara. E’ il team veterinario del professor Vincenzo Olivieri a preoccuparsi delle cure immediate di queste signore del mare, per poi trasferirle per la lunga degenza di qui necessitano in strutture con capacità e attrezzature più idonee, come il Turtle Point di Bagnoli a Napoli, il più importante centro di recupero Tartarughe italiano, o gli acquari di cura del parco marino di Oltremare di Riccione. In queste cliniche le tartarughe passano l’inverno, la stagione in cui genericamente finiscono per arenarsi o per essere catturate, fin quando la temperatura estiva di almeno 18 gradi ne permette la  liberazione.

Luna e Stella, molto piccole, erano rimaste impigliate nelle reti a strascico di un peschereccio nelle acque di Pescara: al momento del recupero presentavano dei gravi problemi ai polmoni. Luna ha dovuto perfino affrontare un intervento chirurgico per rimuoverle un amo da pesca che aveva ingerito. Da Montesilvano sono state trasferite a Oltremare. Mesi di riabilitazione, durante i quali hanno ricominciato lentamente a cibarsi, protette in acquari ospedalizzati lontani dagli occhi dei visitatori del parco marino. Veterinari e biologi marini sono riusciti a riportarle a parametri clinici positivi, per poterle riaccompagnare nell’habitat di provenienza. Questo pomeriggio, a bordo della motovedetta 828 della Capitaneria di Pescara, il giovane staff al femminile di Oltremare le ha riportate nelle acque di provenienza. Il maresciallo Matteo Palmieri le ha portate a 3 miglia al largo di Francavilla, nei pressi della piattaforma Poseidonia, dove un chilometro quadrato di allevamento di mitili forniranno a Luna e Stella tutto il nutrimento di cui hanno bisogno.

Le sapienti mani del dottor Olivieri ha restituito le tartarughe al mare, dopo un breve viaggio all’interno di cassette di plastica: protette nella loro cassetta, Luna e Stella aumentavano il ritmo dei colpi di pinna all’aumentare della velocità dell’imbarcazione: la risposta ad un istinto naturale che le faceva sentire l’acqua scorrere sotto di loro anche attraverso il possente scafo.

L’emozionate restituzione delle tartarughe all’ambiente naturale è stato applaudito da un gruppo di giovani studenti coinvolti nel progetto Scienza Under 18, che sviluppa e gestisce iniziative per comunicare la scienza prodotta all’interno delle scuole, da sempre connotato da una matrice fortemente ecologista: naturale ed indispensabile quando si parla di scienza .

Daniele Galli

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