Pescara, tensione contro i rom: interviene la Presidenza del Consiglio

rigantestriscionecomunePescara. Riavvicinare la popolazione pescarese alla popolazione rom, dopo la tensione sociale scaturita dall’omicidio di Domenico Rigante. Un progetto di inclusione sociale voluto dalla prefettura ha portato oggi in città una delegazione dell’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali

Dopo l’omicidio dell’ultras 24 Domenico Rigante, avvenuta la sera del primo maggio presumibilmente ad opera di un gruppo di rom, ha preso il via a Pescara una strategia di inclusione dei nomadi voluta dalla prefettura. Oggi una delegazione dell’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Unar) della Presidenza del Consiglio dei ministri è stata in città per incontrare, il questore Paolo Passamonti e il comandante provinciale dei carabinieri Marcello Galanzi, ed infine una delegazione della comunità rom. Sono stati proprio gli zingari, riferisce la prefettura, a mostrare totale disponibilità ad avviare “una fase di piena responsabilizzazione e di effettiva inclusione socio lavorativa, nonchè la ferma condanna dell’omicidio Rigante”. Entro il mese di giugno l’Unar avvierà un tavolo di lavoro permanente che esaminerà le problematiche collegate all’inclusione della comunità rom pescarese, individuando percorsi e iniziative per la piena integrazione sociale e lavorativa.

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