Pescara. Nella travagliata vicenda della delocalizzazione delle antenne da San Silvestro, la versione delle emittenti corrisponde a quella di chi ha investito e deve sborsare ulteriori soldi per spostare gli impianti che da decenni gli permettono di andare in onda. Le tv abruzzesi smentiscono l’assenza di problemi per la migrazione sulla piattaforma off-shore.
Sono stati obbligati dalla Regione a nominare i propri delegati per partecipare al tavolo tecnico che dal prossimo 22 giugno lavorerà a tempi e modi di trasferimento delle antenne di San Silvestro in un altro sito, dopo anni di battaglie dei comitati cittadini contro l’inquinamento elettromagnetico. E le emittenti tv abruzzesi hanno delegato Maria Laura Paolini, editore di Telemax, Franco Coletti, consulente tecnico, Franco Scalpelli, editore/consulente tecnico. Questi, come prima cosa, hanno steso una nota per “chiarire i termini reali della questione, e offrire ogni utile informazione al cittadino, in quanto molto si è detto e scritto senza fondamento”.
Tutte contrarie alla delocalizzazione in mare, “per gli evidenti motivi di natura tecnica ed economica emersi: la delocalizzazione delle antenne a mare, con un progetto di natura sperimentale ed esito incerto (un esempio del genere non esiste in nessuna parte al mondo), non garantisce la copertura attuale dell’impianto di San Silvestro, che ad oggi serve tutta l’utenza della fascia costiera, la parte più popolata d’Abruzzo, da Tortoreto (Teramo) a San Salvo (Chieti)”. Secondo le tv locali, poi, “la delocalizzazione in mare comporterebbe necessariamente la creazione di numerosi altri impianti sul territorio abruzzese per coprire le zone scoperte”, poiche la ricezione e la trasmissione dei segnali da una postazione off-shore presenterebbe gravi criticità, compromettendone la stabilità con problemi diversi in ogni stagione”. Vari, secondo le emittenti, i problemi anche per gli utenti: “Tutta l’utenza della fascia costiera, ben oltre mezzo milione di abitanti, sarebbe costretta a riorientare le antenne da San Silvestro verso il mare, con i conseguenti costi per ogni antenna tv installata, aprendosi peraltro alle interferenze radio provenienti dall’altra sponda dell’Adriatico”. Tesi che si scontra con lo studio fatto dall’università de L’Aquila.
I rappresentati delle tv locali, infine, precisano anche “paventato inquinamento elettromagnetico del sito di San Silvestro: le attuali riduzioni di potenza imposte, o liberamente adottate, anche grazie alla trasmissione in tecnica digitale, consentono di non superare i limiti di sicurezza previsti dalla normativa, non comportando rischi per la salute pubblica”.