Pescara. Il TAR di Pescara ha ritenuto fondato il ricorso presentato dai Comuni di Civitaquana, Rosciano e Catignano contro la Regione Abruzzo inerente il Piano Regionale della Rete scolastica 2017/2018 per quanto concerne l’inserimento dell’Istituto scolastico di Civitaquana all’interno dell’ Istituto comprensivo di Rosciano a cui afferiscono anche Nocciano e Catignano, così come proposto dalla Provincia di Pescara.
La Regione, su proposta dell’Assessore all’istruzione Marinella Sclocco, con DGR 25 del 26.01.2017 ha deciso di rigettare la proposta della Provincia, decisione a cui la consigliera Provinciale Annalisa Palozzo, i Sindaci Angelo Ciarfella di Civitaquana, Enrico Valentini di Catignano e Alberto Segamilio di Rosciano, si sono opposti sin da subito. “Abbiamo richiesto all’Assessore di rivedere la decisione”, hanno dichiarato i sindaci, ”Dopo vari incontri, non avendo ricevuto delle aperture siamo stati costretti ad appellarci al TAR per far valere le nostre ragioni poiché riteniamo che si debbano ascoltare le reali necessità delle nostre aree”.
Il TAR di Pescara, con ordinanza n.89 del 26.06.2017, ha ritenuto fondato il ricorso dei comuni portato avanti dall’Avvocato Sergio della Rocca in relazione al dedotto contrasto con il Piano scolastico della provincia di Pescara e al difetto di motivazione e, per l’effetto, è stata concessa la sospensiva disponendo il riesame entro 30 giorni da parte della Regione. Catignano e Civitaquana hanno oltretutto sviluppato un progetto innovativo di condivisione dei servizi scolastici che sfocia nella costruzione di un plesso didattico comune, a confine delle due aree.
“L’ordinanza del TAR impone ora una revisione del piano scolastico”, spiega la consigliera Annalisa Palozzo, “La proposta della provincia avrebbe consentito anche all’istituto di Rosciano di uscire finalmente dalla situazione di reggenza e di tornare ad avere una dimensione tale da consentirgli la riassegnazione di un dirigente scolastico, figura cardine per lo sviluppo di una buona scuola. Pluriclassi e perdita d’iscritti, sono questi i problemi da affrontare subito con forza per disegnare un piano scolastico che tenga conto delle esigenze di tutti i territori prestando maggiore attenzione alle aree interne e alle zone montane, quelle più in sofferenza”.
I sindaci dei comuni interessati, con una lettera indirizzata all’ufficio scolastico regionale e all’assessore all’Istruzione Marinella Sclocco, hanno ora sollecitato la Regione a disporre in conformità e nei termini prescritti dall’ordinanza del TAR dichiarandosi disponibili ad un incontro.