Pescara Nord in preda alle erbacce e all’incuria. Parchi e marciapiedi sommersi dalla vegetazione ancora non falciata, nonostante la stagione primaverile inoltrata.
Periferia nord della città dimenticata dalla pulizia straordinaria, quantomeno in forte ritardo sulle strade e nei parchi e nei giardinetti pubblici del quartiere Zanni: via dell’Emigrante, via Corridoni circondate dalla gramigna selvaggia; i parchi Corneli, Mucci e quello di via Mafalda di Savoia, piccole oasi di verde tra l’asfalto e il cemento dei numerosi palazzi trasformati in discariche a cielo aperto, con tombini sempre otturati e maleodoranti, recinzioni divelte e panchine fatiscenti sommerse dall’erbaccia altissima. “Il primo è praticabile solo perché sono i cittadini ad occuparsi della manutenzione”, riferisce Stefano Casciano, segretario cittadino del Pd, “il secondo, invece, è chiuso e abbandonato all’incuria, frequentato solo da balordi di notte e insetti di ogni genere di giorno, come testimoniano le foto. Il terzo, infine, nonostante sia stato da poco ristrutturato, attende da sei mesi di essere riaperto”.
“A questo punto è evidente che non c’è attenzione per le periferie, mentre il sindaco continua ad invadere la città di manifesti con opere-fantasma. Sarebbe forse il caso di produrre davvero qualche provvedimento in grado di restituire dignità alle zone estreme di Pescara e ai suoi abitanti, che chiedono solo di non essere trattati come cittadini di serie B”, conclude Casciano.