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Pescara, interviene Trifuoggi: fine dello sciopero a San Silvestro

Pescara. Dopo il malore occorso ieri a Marino Candeloro, i due cittadini di San Silvestro hanno deciso di sospendere oggi lo sciopero della fame e della sete intrapreso lunedì per sollecitare il trasferimento delle mega-antenne radio-tv. A convincerli le numerose rassicurazioni giunte e le iniziative intraprese da più parti istituzionali.

Sospeso lo sciopero della fame e della sete a San Silvestro di Marino Candeloro ed Enio Salle, i due cittadini che da lunedì avevano allestito il picchetto e la protesta sul piazzale della scuola elementare del rione sul colle tra Pescara e Francavilla per protestare contro la mancata rimozione dei ripetitori radiotelevisivi, da decenni fonti di inquinamento elettromagnetico. Il Piano nazionale delle frequenze aveva stabilito a febbraio il definitivo spegnimento della antenne e il trasferimento in un sito off-shore al largo di Francavilla; nonostante ciò, i ripetitori hanno continuato a funzionare, anche dopo lo switch-off per il digitale terrestre, portando Candeloro e Salle a riprendere la protesta. E mentre il primo ha subito ieri un malore, da più parti sono piovute le rassicurazioni istituzionali: la vicinanza del sindaco Albore Mascia, concorde con la protesta e con l’esposto dei comitati cittadini che hanno chiesto l’intervento della Procura e, in ultimo, la risoluzione presentata da Marinella Sclocco (Pd) al Consiglio regionale per   far intervenire direttamente il Presidente Chiodi presso il Ministero per lo Sviluppo Economico.

Ma a convincere i cittadini in sciopero è stato l’intervento del Procuratore Nicola Trifuoggi, che li ha ricevuti in mattinata garantendo loro la massima attenzione al caso e l’esame di ogni documentazione allegata alla denuncia; alle 13:30 Candeloro e Salle hanno così sciolto lo sciopero, promettendo, però, di riprenderlo e di portarlo fino alle estreme conseguenze il 17 maggio, qualora il Tavolo Tecnico concordato con Regione e Ministeri non si concluda con un documento sottoscritto dai partecipanti in cui è specificato l’inizio e la fine dei lavori di delocalizzazione.

 

Daniele Galli