Pescara. Notte agitata a Fontanelle: un giovane, forse ubriaco, cade dal balcone del primo piano di un palazzo di via Caduti per Servizio durante un controllo della polizia in casa di un uomo agli arresti domiciliari. Dalle prime testimonianze pare che il ragazzo abbia incoscientemente scavalcato il balcone per scendere e scagliarsi contro gli agenti.
Le sirene di una Volante intorno alle 23:00, un paio di minuti dopo un’altra automobile della polizia piomba al civico 47 di via Caduti per Servizio. Un normale controllo, come avviene tutte le sere tra i palazzi popolari di Fontanelle, seguiti dalle ordinarie grida di chi riceve la visita degli agenti. Ma ancora qualche minuto e si sente arrivare un’ambulanza, seguita da altre pattuglie.
Le prime testimoniante, raccolte tra i porticati, dove si è radunato un capannello di persone, qualcuno sceso in pigiama a guardare la scena, raccontano di un ragazzo caduto dal balcone del primo piano: si tratterebbe di un 28enne, noto nel quartiere come uno dei più turbolenti, più volte finito nei guai con la legge. La prima pattuglia sarebbe giunta a Fontanelle per un semplice controllo all’indirizzo di un secondo pregiudicato, agli arresti domiciliari nell’appartamento dove si trovava il 28enne; e sempre i vicini di casa raccontano che il ragazzo, spesso in stato di ebbrezza, avrebbe scavalcato il balcone che si affaccia sul piazzale, forse anche un tentativo di scagliarsi rabbioso per affrontare gli agenti: cadendo avrebbe sbattuto violentemente il capo e la schiena, ma l’altezza non eccessiva avrebbe evitato il peggio. È stato comunque necessario l’intervento dell’ambulanza anche se il giovane non avrebbe perso conoscenza, ma non si conoscono le sue attuali condizioni.
Il quartiere su Facebook:’Peccato che campa’. Dopo neanche un’ora, Voce da Fontanelle, ignoto profilo Facebook di un residente del quartiere che da tempo denuncia gli episodi criminali del rione caldo, non risparmiando nomi e indirizzi, pubblica sulla pagina Solidarietà per Nello Raspa (creata dopo gli attentati all’ex presidente dell’associazione Insieme per Fontanelle) una vignetta satirica che raffigura un finto quotidiano che riporta con fredda ironia il titolo: “Si butta, purtroppo campa”. E con altrettanto cinismo: “Si butta dalla finestra ma non crepa. Fontanelle da tutta la sua solidarietà alle povere mattonelle, speriamo non si siano rotte”. Ma non è un commento impietoso, quanto l’ultimo strascico della rabbiosa reazione di quella parte del quartiere ormai intollerante nei confronti della criminalità diffusa. Voce, infatti, non manca di fornire la propria testimonianza direttamente sul social network: fa anche il nome del ragazzo caduto dal balcone, riferendo che M. stava ubriaco, è sceso perchè si voleva mettere a litigare con i polizziotti ma dopo ha dato di matto e si è buttato di sotto”. L’anonimo descrive il malcapitato come “noto pluripregiudicato”, e i fan di Facebook, perlopiù altri esasperati residenti del rione popolare, accolgono la vignetta e la notizia con una certa soddisfazione; in quelle righe viene ripetuto decine di volte quel “Non vi vogliamo più” che tanto è stato scandito nei cortei degli ultimi giorni, successivi all’omicidio di Domenico Rigante.
Daniele Galli