Pescara. Adesso ha un nome anche il terzo rapinatore che, il 19 aprile del 2011, insieme ad altri due complici già arrestati lo scorso 11 aprile , ha messo a segno il colpo ai danni della gioielleria “Pace”, uicata in pieno centro a Pescara.
Si tratta di un giovane pugliese, Mario Raduano, 20 anni, con precedenti per reati analoghi, arrestato questa mattina dagli uomini della Squadra Mobile di Pescara, in collaborazione con i colleghi del Commissariato di Manfredonia, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip del Tribunale di Pescara, Maria Michela Di Fine, su richiesta del Sostituto Procuratore Salvatore Campochiaro.
Quel giorno, Raduano, insieme a Marco Mastromatteo e Paolo Latorre, tutti di Vieste, entrarono, poco prima dell’ora di pranzo, nella gioielleria “Pace” di Corso Vittorio Emanuele e, puntando una pistola contro il titolare ed una sua collaboratrice, si erano impossessati di preziosi e gioielli per un valore di circa 250mila euro, dopo aver legato e imbavagliato con del nastro adesivo il gioielliere e la sua dipendente.
Decisivo è stato il filmato registrato dalle telecamere a circuito chiuso dell’oreficeria ed il riconoscimento effettuato dagli uomini del Commissariato di Manfredonia.
L’arresto è stato eseguito a Vieste, dove il giovane si trovava già in regime ai domiciliari.