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Pescara, Greenways dannunziane: 315mila euro per la Riserva ciclabile e accessibile

Pescara. Sì della Regione al finanziamento del progetto Greenways dannunziane: il Comune di Pescara riqualifica la riserva naturale e la rende più accessibile,

Si chiama “Greenways dannunziane” il progetto con cui lo scorso 20 febbraio il Comune di Pescara ha partecipato all’Avviso Pubblico Regionale POR FESR Abruzzo 2014-2020 – Asse VI – Tutela e valorizzazione delle risorse naturali e culturali – Linea d’azione 6.6.1. Si tratta di un progetto che punta a rendere la riserva più aperta, particolarmente per i visitatori con disabilità e che consentirà una riqualificazione anche ambientale dell’area verde, accorciando ancora di più le distanze con i tesori naturalistici e paesaggistici che la storica “Pineta” contiene, senza nuocere al suo delicato ecosistema.

Il progetto è stato approvato in data 3 maggio 2017 e prevede interventi per un importo totale di 315mila euro. Fra breve la fase operativa, oggi la presentazione da parte dell’assessore alla Riserva dannunziana Paola Marchegiani, dalla dirigente per il Settore Politiche Comunitarie Barbara Becchi, dalla responsabile del Servizio Alessandra Di Zio e dal responsabile del servizio Verde Pubblico e Parchi, Mario Caudullo.
“La parola chiave di tutto il progetto è inclusività”, spiega l’assessore Marchegiani , “sia nel senso geografico che sociale. Nel primo senso la Riserva viene inclusa negli itinerari cicloturistici della regione e dei circuiti nazionali, ma inclusiva lo diventerà di più anche dal punto di vista umano e sociale, perché abbiamo dedicato particolare attenzione all’abbattimento di ogni tipo di barriere per l’inclusione di soggetti con disabilità. Si è deciso di puntare su una mobilità dolce, ideata per la fruizione “lenta” del paesaggio, delle risorse ambientali e dei beni culturali, che prevede la realizzazione di piste ciclabili e l’installazione di stazioni di bike sharing che connettono i vari servizi che gravano intorno e dentro la Riserva e la riviera Sud di Pescara, oltre a prevedere l’acquisto di 4 mezzi elettrici per il trasporto di visitatori con disabilità. L’iniziativa permetterà a tutti di fruire del patrimonio naturalistico, migliorandone l’accessibilità, non solo motoria, ma anche sensoriale e percettiva, attraverso itinerari e percorsi didattici, naturalistici e “sensoriali”.

Inoltre all’interno dell’Aurum, che ad oggi è già centro visite della Riserva grazie alle attività delle cooperative Il Bosso e Majambiente che se ne sono aggiudicate per un anno il coordinamto tramite bando, verrà istituito anche un tavolo “permanente” dove tutte le Riserve della regione Abruzzo potranno incontrarsi per scambiare informazioni e confrontarsi. In tal modo la Pineta dannunziana diverrà una delle porte di accesso più importanti all’intero sistema delle aree protette regionali, fornendo informazioni e itinerari turistici, in piena coerenza con gli indirizzi strategici per il governo del territorio del Comune di Pescara e in linea anche con quelli regionali e nazionali.

“Sono tanti gli interventi che faremo – dice Mario Caudullo – Verrà adeguato l’esistente ad una fruibilità diversificata: diversi temi unificheranno i comparti con un filo conduttore anche cromatico che consentirà al visitatore di scegliere il suo percorso. Azzurro per la mobilità protetta, arancio per percorsi salute e podistici, rosso per quello ciclabile e verde per percorsi naturalistici. Fra l’altro: i comparti ospiteranno un piccolo anfiteatro con pedana in legno per eventi culturali e musicali; verrà adeguata con materiali sostenibili la pavimentazione esistente dei percorsi, al fine di agevolare la mobilità protetta; i manufatti deteriorati saranno recuperati e riqualificati, compresi arredi, tavoli e ponticello pedonale che attraversa il canale nel comparto 2, che sarà rimosso e sostituito; verrà effettuata la manutenzione degli ordinari corpi di fabbrica, con il rifacimento totale dei servizi igienici e delle staccionate dove necessario; verrà adeguata e implementata la cartellonistica dei vari persorsi con indicazione delle vie di accesso ai comparti 2-3-4. Interventi che consentiranno alla Riserva di accogliere meglio e di farsi conoscere per arrivare ad una maggiore tutela del suo patrimonio verde, anch’esso ulteriormente manutenuto dove serve”.