Pescara. Partito oggi a Pescara, nella sala Corradino D’Ascanio del palazzo del Consiglio Regionale, il progetto REACT – Reactivating European citizenship: a network of inclusive towns, programma Europe for Citizen dell’Unione Europea, di cui Anci Abruzzo è capofila di un partenariato comprendente Comuni, Università ed Enti del Terzo Settore di altri 6 Paesi.
Nello specifico il partenariato è composto da: Edera – European Development and Education Research Association (Italia), i Comuni di Gornja Rijeka e Brezni?ki Hum (Croazia), Università di Durazzo e il Comune di Durazzo (Albania), il Comune di Katerini (Grecia), la Ong-think thank Ecepaa (European Centre for Economic and Policy Analysis and Affairs (Belgio), la Cooperativa sociale Östergötland di Noorkoping (Svezia), il Comune di Wattrelos e Emigration Immigration Integration in Europe di Villeneuve-d’Ascq (Francia).
Il programma del primo meeting ha visto, dopo i saluti istituzionali dell’Assessore regionale ai Servizi sociali, Marinella Sclocco del Presidente di Anci Abruzzo, Luciano Lapenna e dell’Assessore del Comune di Pescara alle Politiche sociali, Antonella Allegrino un workshop nel quale i partner hanno illustrato i dati salienti sui migranti presenti nei loro Paesi e come questi affrontano il problema del razzismo. Nel secondo giorno, invece, i partner visiteranno il Centro SPRAR “LAPE DREAM” per donne con minori richiedenti asilo dell’Arcidiocesi di Pescara, gestito dalla CARITAS, dove gli operatori e gli ospiti racconteranno le metodologie di gestione e di integrazione ed avranno modo di ascoltare testimonianze delle ospiti del centro.
React in linea con uno degli assi portanti di Europe for Citizen, “si pone l’obiettivo, dice il Presidente Luciano Lapenna di creare una rete, i cui partner aderenti svilupperanno uno scambio di buone prassi per giungere ad un approccio condiviso nella lotta alle discriminazioni razziste, a processi di integrazione che siano sostenibili ed inclusivi in particolare per i territori ed i Comuni che sono in prima linea nella gestione del fenomeno”.
Il progetto si svolgerà nell’arco di due anni, i partecipanti lavoreranno seguendo un’agenda che prevede l’approfondimento dei seguenti temi: i valori che regolano la cittadinanza del proprio paese, le buone pratiche di integrazione, il dialogo interculturale, la Carta dei diritti fondamentali dell’UE, i principi della cittadinanza europea, le nuove strategie per favorire i processi di inclusione a livello locale, nazionale e comunitario. In ogni paese partner saranno implementate delle attività di consultazione con stakeholder locali (scuole, enti locali, associazioni di immigrati, sindacati, ecc.) con l’obiettivo di raccogliere informazioni, proposte e modelli innovativi di intervento sulle tematiche di riferimento del progetto.
Uno degli aspetti innovativi proposti da REACT è il coinvolgimento diretto dei giovani di seconda generazione e la loro funzione come agente di cambiamento nella costruzione di una nuova idea di cittadinanza, europea ed inclusiva.