Pescara. In piazza per protestare contro le nuove direttive sui permessi di soggiorno: una cinquantina di extracomunitari si sono radunati questa mattina dinanzi alla Prefettura.
Cartelloni con messaggi contro il razzismo e bandiere, quelle di Cgil, Cisl e Uil: una cinquantina di cittadini extracomunitari, perlopiù nordafricani, hanno manifestato questa mattina dalle 11:00 alle 13:00 in piazza Italia, dinanzi alla sede della prefettura, in protesta contro le nuove direttive emanate riguardo i permessi di soggiorno: questi verrebbero tassati e regolamentati con un punteggio; in caso di infrazione delle norme o delle leggi si procede a scalare fino all’espulsione. Di contro, i manifestanti chiedono la revisione della durata rei permessi per coloro che perdono il lavoro, la parità di trattamento con i cittadini comunitari e il recepimento della direttiva 52/2009 dell’Unione europea. Questa prevede ispezioni periodiche e sanzioni pecuniarie e amministrative per i datori di lavoro che impiegano lavoratori extracomunitari irregolari. Tra le sanzioni pecuniarie: il pagamento dei contribuiti e degli arretrati secondo i minimi previsti per legge e i costi del rimpatrio. Il datore di lavoro potrà, inoltre, essere escluso da alcuni benefici, fra i quali i fondi europei, per un periodo fino a 5 anni e la chiusura degli stabilimenti o il ritiro della licenza, fatta eccezione per le persone fisiche che hanno assunto a fini privati. L’impiego di lavoratori extracomunitari irregolari diviene quindi reato se riguarda più lavoratori, se è stato reiterato, se le condizioni lavorative sono di particolare sfruttamento e se riguarda un minore. Pacifica e senza incidenti, la manifestazione si è svolta in modo ordinato, mentre il prefetto ha ricevuto prima di mezzogiorno una delegazione capeggiata dai rappresentanti sindacali.
Daniele Galli