Pescara, clonano carte coreane per acquistare profumi: in manette un giovane rumeno

polizia2Pescara. Più di 600 euro spesi in articoli di profumeria. Questa la cifra pagata, nel pomeriggio di ieri, da Cristian Mihai Frumusanu, 32enne rumeno, alla cassa del punto vendita “Limoni” nel centro Auchan di via Tiburtina.

Fin qui (quasi) nulla di insolito, se non per il fatto che, al momento di saldare il conto, l’uomo, con assoluta non chalance, ha consegnato alla cassiera una carta di credito apparentemente rilasciata da un istituto di credito rumeno, ma in realtà clonata ed associata ad un conto corrente di un ignaro cittadino coreano.

Il giovane, che per non destare sospetti si era fatto accompagnare nel pomeriggio di “shopping” da una complice, sembrava in un primo momento essere riuscito a farla franca, tant’è che dopo aver ringraziato la cassiera, i due erano tranquillamente usciti dal negozio con le buste della spesa piene.

La coppia non aveva però fatto i conti con i sistemi di controllo che, poco dopo, hanno allertato il punto vendita segnalando come la carta utilizzata fosse, per l’appunto, clonata.

Frumusanu è stato subito bloccato da un addetto alla sicurezza del centro commerciale, ma prima di essere fermato, è riuscito a consegnare la refurtiva alla propria complice, che si è dileguata facendo perdere ogni traccia.

Sul posto è intervenuto immediatamente un equipaggio delle Volanti, che ha accompagnato il rumeno in Questura, dove, grazie anche all’ausilio tecnico della Polizia Postale, si è appurato che le carte clonate in suo possesso erano ben cinque, tutte apparentemente rilasciate a Frumusanu, ma con bande magnetiche con impressi codici di carte di credito coreane.

Il giovane, di fatto senza fissa dimora, è stato arrestato per il reato di indebito utilizzo e possesso di carte di credito di illecita provenienza e rinchiuso nelle camere di sicurezza della Questura in attesa della convalida dell’arresto e del rito per direttissima previsti per lunedì mattina.

 

 

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