Spoltore, rifiuti: agevolazioni per le imprese del centro storico

Spoltore. Via libera alle agevolazioni per le imprese sulla tassa dei rifiuti nei centri storici sul territorio di Spoltore: riduzioni a domanda, per le quali si può già presentare richiesta, e che scatteranno a partire dal 2018.

Un vero e proprio piano per la tutela e il rilancio delle aree di antiche del comune, articolato in tre punti: quello più importante è indirizzato al commercio di prossimità, i piccoli negozi che sono la trama del tessuto urbano. A loro la Tari si applica con la riduzione del 25% per le zone urbanisticamente tutelate di Spoltore capoluogo, Caprara D’Abruzzo e Villa Santa Maria. “Abbiamo voluto dotare la città di questo strumento” spiega il sindaco Luciano Di Lorito “in favore dei piccoli commercianti, delle mercerie, dei bar, di tutte quelle attività che finiscono per essere i primi presidi di sicurezza e pulizia del territorio. Ogni commerciante, infatti, ha cura che il suo tratto di marciapiede sia pulito e ben illuminato, e quindi sicuro.”

La riduzione tariffaria decorre dall’anno successivo a quello della richiesta, a meno che non sia dichiarata contestualmente all’inizio dell’attività. Resta confermata l’agevolazione già in vigore per chi apre una nuova impresa, di qualsiasi tipo, alla quale si applica una tariffa ridotta del 50%: la riduzione è stata però aumentata all’80% per le aperture nel centro storico di Spoltore capoluogo.

Infine, ed anche questo riguarda tutto il territorio comunale e non solo i centri storici, sono state aumentate le percentuali di abbattimento forfettario delle superfici alle attività che producono rifiuti speciali, in passato tutte al 15% o 20%: adesso per autoriparatori, gommisti, elettrauto e carrozzerie lo sconto sulla tassa dei rifiuti passa al 40%, per i distributori di carburante al 30%, per le pelletterie al 35%, per le attività di verniciatura, ceramiche, smalterie e simili al 50%, per le metalmeccaniche, la falegnamerie, vetroresine e officine di carpenteria
metallica al 40%, per le tipografie al 30%, per i marmisti al 35%.

L’amministrazione ha voluto poi tendere la mano ai disoccupati, per i quali è stato alzato il tetto Isee (da € 7500 a € 9000) al di sotto del quale si ha diritto alla riduzione del 15% sulla Tari. “Un’attenzione in più” sottolinea l’assessore Chiara Trulli “che ci è sembrata doverosa in questo momento difficile per tanti, ai quali vogliamo dare un segnale di incoraggiamento e di vicinanza”. L’agevolazione è indirizzata alle abitazioni di nuclei familiari i cui componenti siano disoccupati o inoccupati, in cassa integrazione o in mobilità e non siano proprietari di altri immobili oltre all’abitazione in cui risiedono e all’eventuale pertinenza. Anche in questo caso l’agevolazione è a richiesta: il contribuente è tenuto inoltre a dichiarare il venir meno delle condizioni che danno diritto alla sua applicazione entro il termine previsto per la presentazione della dichiarazione di variazione.

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