Pescara. “L’Abruzzo non è una regione per giovani”: uno striscione di venti metri e un flash mob in programma sabato pomeriggio sono le iniziative lanciate dall’associazione giovanile So.Ha per sollecitare le istituzioni a potenziare le politiche in favore dei giovani, il diritto alla casa su tutte.
È comparso questa mattina sul Ponte di ferro, la struttura che una volte permetteva all’ex tracciato ferroviario di attraversare il fiume Pescara, oggi tracciato ciclopedonale che costeggia il Ponte D’Annunzio, lo striscione lungo circa venti metri che, nero su bianco, annuncia il flash mob che la ‘So.Ha-Giovani cittadini attivi’ ha organizzato per sabato 25 febbraio alle 18:00 in piazza Salotto. “L’Abruzzo non è una regione per giovani” è il motto che campeggia nero su bianco, parafrasando e capovolgendo ad uso e consumo della causa specifica il titolo del film dei fratelli Cohen ‘Non è un paese per vecchi’. La frase scelta dall’associazione giovanile mira a stimolare in istituzioni e opinione pubblica una maggiore attenzione al problema della residenzialità per le fasce giovani della popolazione.
Un messaggio che sabato pomeriggio verrà ribadito con il clamore di un flash mob, l’azione di pubblica manifestazione collettiva che, in questo caso, inscenerà un bivacco generale in piazza Salotto; su internet e su Facebook l’organizzazione invita i giovani partecipanti a presentarsi alcuni minuti prima delle 18:00 con un sacco a pelo nascosto in uno zaino o una busta, da estrarre al suono di una fischietto per infilarcisi dentro e fingere di dormire per alcuni minuti, per poi disperdersi al secondo fischio. Un gesto che spera di attirare più riflettori possibili per diffondere le proprie richieste: “Chiediamo che anche a Pescara”, si legge in una nota della So.Ha, “vengano attuate delle politiche a sostegno dei giovani come accade già in altre città italiane: la costituzione di un’agenzia casa, un sostegno per i giovani che affittano casa, la costruzione di alloggi a prezzi calmierati, la costruzione di una casa dello studente, fondamentalmente che ci venga riconosciuto il diritto alla casa”.
Daniele Galli