Pescara, nuovo stadio Adriatico: “Non esiste alcun progetto”

Pescara. “Nessun progetto agli atti”: questo, secondo il Forum abruzzese per i diritti dell’acqua e la Stazione ornitologica abruzzese, il motivo del ritardo della Soprintendenza ai beni architettonici per esprimersi sulle intenzioni del Comune di Pescara sul nuovo stadio Adriatico.

“Non esiste alcun progetto agli atti per il nuovo stadio Adriatico, questa la risposta ufficiale di Comune di Pescara e Soprintendenza ad un accesso agli atti delle associazioni”, lo riferiscono SOA e Forum H2o, aggiungendo una nuova puntata alle telenovela del nuovo Adriatico: in questi mesi, infatti, al Comune erano state fatte diverse riunioni ai massimi livelli davanti a carte, planimetrie e rendering per discutere sul restyling dello stadio di Pescara.

 A febbraio, quando nulla si muoveva, l’assessore allo Sport Giuliano Diodati aveva levato la voce contro la Soprintendenza, chiamata ad esprimersi  sul vincolo architettonico posto sul colonnato del Piccinato che circonda l’impianto sportivo, vincolato come bene culturale di valore nazionale.
“A quel punto abbiamo deciso di vederci chiaro e abbiamo fatto un accesso agli atti alla Soprintendenza e al Comune di Pescara”, spiegano le associazioni, che ricevuta risposta ricevuta tre giorni riportano: “Ebbene, agli atti non esiste alcun progetto sul nuovo Stadio. Ne consegue che quanto abbiamo visto dopo la conferma del vincolo da parte del TAR, è semplicemente un preclaro caso di ‘facite ammuina’, tenuto conto che risulta piuttosto difficile esprimersi sul nulla”.

DIODATI: SEMPRE PARLATO DI IPOTESI

Precisa che si tratta di “’ipotesi di riqualificazione”, l’assessore Diodati, “ipotesi non a caso: perché sin dall’inizio, affinché si potesse avere la massima trasparenza e la massima condivisione dell’opera con i soggetti preposti alla tutela del territorio, come la Soprintendenza all’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio d’Abruzzo, abbiamo ragionato su uno studio di fattibilità che contiene, appunto, ipotesi che verranno realizzate se avremo il via libera ministeriale del Mibact”.

“Com’è noto”, prosegue Diodati, “siamo ad oggi in attesa di sapere se l’opera sia fattibile o meno e con quali prescrizioni, un cammino iniziato con la proposta di riqualificazione arrivata dalla Lega nazionale B Futura che è il soggetto proponente, che abbiamo subito condiviso con la Soprintendenza che ora deve esprimersi sulla fattibilità, perché l’attuale struttura dello Stadio è sottoposta a vincoli e nasce su un territorio altrettanto sensibile”.

“Nessuno nasconde nulla alla città, tantomeno al Forum”, conclude l’assessore, “con il quale saremo ben contenti di condividere il cammino fin qui fatto, che non è mai stato “misterioso” o, peggio, occultato, anzi: sin dall’inizio abbiamo detto che il progetto sarebbe stato costruito di concerto con la Soprintendenza, lo stiamo facendo, comunicando tutti i passaggi di cui c’è traccia anche su sito e social istituzionali. Abbiamo anche detto che recepirà tutte le direttive che la Soprintendenza ci darà, perché tuteli ciò che c’è da tutelare, esattamente com’è avvenuto ad ogni riunione avuta fino ad oggi con funzionari e i tecnici con i quali stiamo dialogando da quando l’ipotesi di uno Stadio rinnovato è stata proposta”.

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