Pescara. Il progetto, lanciato ieri dal Governatore D’Alfonso, per una pista ciclabile da Pescara a Manoppello, convince a metà gli esperti di mobilità sostenibile dell’osservatorio Webstrade.
Stendere un tracciato ciclabile lungo tutta la Tiburtina, con l’ambizione futura di raggiungere Sulmona e oltre, prevede una fase preventiva di chiusure domenicali della più grande strada libera che attraversa i Comuni dell’Abruzzo.
Questo uno dei punti contestato dall’osservatorio Webstrade, portale che approfondisce i temi della mobilità sostenibile.
“Non c’è bisogno di chiudere al traffico tutta la Tiburtina”, si legge in una nota, “Se non è una sagra di paese, ma un’effettiva promozione della mobilità ciclo-turistica, basta chiudere un solo senso di marcia. Più che sufficiente per utilizzare questo senso per le biciclette in entrambe le direzioni. Naturalmente occorrerà progettare con cura tutta la segnaletica di indirizzo deviazione e precedenza, che in una prima fase può essere temporanea, su cartone e transenne in plastica, come si fa per le chiusure dei lungomare d’estate (ma senza coerenza, spesso è fatta male, e pericolosa)”.
“Successivamente si può trasformare in permanente la sistemazione, con il solo controllo di polizia e PM e una segnaletica addizionale la domenica”, conclude la nota di Webstrade, “Il tutto solo per anticipare alla gente la necessità di una vera greenway lungofiume”.