Protesta di massa, così come accadde l’anno scorso, per gli studenti dell’istituto Aterno-Mantonè. Medesima la ragione dell’agitazione degli studenti dell’istituto di via Tiburtina, il mancato funzionamento dell’impianto di riscaldamento che, dicono gli studenti, costringe a stare tra i banchi con i cappotti per resistere al freddo. Se nel dicembre 2010 furono scagliate uova e petardi contro Palazzo dei Marmi, anche oggi si sono raggiunti momenti di tensione: alcuni dei 100 manifestanti hanno sfiorato lo scontro con la polizia, presente per controllare il picchetto, e un paio di questi sono stati segnalati.
Ad accogliere le istanze della protesta sono stati il presidente della Provincia Guerino Testa e dall’assessore all’Edilizia scolastica Fabrizio Rapposelli, che hanno spiegato ai ragazzi che con la parziale riparazione dell’impianto termico effettuata lo scorso anno, con la sostituzione di 4 caldaie su 8 ed una spesa di 50mila euro, il problema sembrava risolto ma al momento una delle caldaie crea problemi anche alle altre. Testa e Rapposelli hanno assicurato che l’impianto sarà sistemato tempestivamente ma provvisoriamente, in modo da riscaldare la scuola fin da subito, ma all’intervento-tampone dovrà seguirne uno piu’ radicale, con un investimento da 200mila euro già previsto in bilancio. Questo, però, non si potrà effettuare se non fra qualche tempo, per non creare disagi alla scuola. Testa ha spiegato che “la ditta incaricata alla manutenzione sta già lavorando per riattivare il riscaldamento e sarà assicurato un intervento ogni volta che, eventualmente, si dovesse riproporre il problema”. “Oggi”, ha detto Rapposelli, “nelle scuole riscontriamo problemi legati al fatto che per anni non sono stati fatti investimenti per cui dobbiamo recuperare questo ritardo”.
Daniele Galli