Gli storni disegnano nel cielo di Pescara

storniPescara. Danzano in cielo, in centinaia uniti in un’unica e morbida massa a formare continue forme, tanto indefinite quanto rapide a rimodulare nuovi contorni. Sono gli storni, uccelli migratori che spesso interrompono il loro viaggio fermandosi sopra le grandi città, come disorientati. Oggi hanno fatto la loro comparsa anche nel cielo pescarese.

Da solo uno storno può essere grande una ventina di centimetri, non più di quaranta se dispiega le ali. Uno stormo di storni, invece, formato da varie centinaia di esemplari, arriva a comporre una vera e propria nuvola nera che volteggia sinuosa nel cielo. Gli abitanti delle grandi metropoli, come Roma, sono molto abituati alle danze di questi uccelli che, durante il loro migrare dalle regioni del nord a quelle più calde del sud, si fermano, molto probabilmente disorientati dai rumori, a volteggiare in un susseguirsi di forme. Non se ne conosce il significato, sul quale gli ornitologi continuano ad interrogarsi: curioso, poi, che la forma immortalata da un nostro lettore dai palazzi alle spalle del nuovo tribunale assomigli molto ad un punto interrogativo che si stagliava sul tramonto che scendeva sulla Maiella.

 

Daniele Galli


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