Pescara. Si terrà l’11 aprile l’udienza davanti al Gup di Pescara in relazione alla richiesta di rinvio a giudizio di Stefano Boccabella, direttore direttore del distretto sanitario di Penne della Asl di Pescara, stretto collaboratore del manager dell’azienda sanitaria Armando Mancini. Boccabella, 67 anni, di Notaresco, è accusato di presunta truffa, perché secondo la procura e la polizia giudiziaria, non sarebbe andato a lavorare nel capoluogo vestino, rimanendo “impropriamente” nella sede della Asl di Pescara.
La procura ha chiesto il rinvio a giudizio del dirigente. Secondo l’accusa, infatti, Boccabella avrebbe fatto “apparire” di essere andato al lavoro “mentre in realta? si recava altrove per interessi personali” e, cosi? facendo, avrebbe tratto “in inganno” la Asl e si sarebbe procurato “un ingiusto profitto”.
Sulla questione, con una nota, interviene il manager della Asl, Mancini: “Siamo fiduciosi – dice – sul fatto che il tottor Boccabella potrà chiarire la sua posizione nelle sedi opportune. Che non sono quelle dei media, ma quelle del Tribunale. Allo stato attuale dei fatti non vi sono provvedimenti da adottare nei suoi confronti; a parte la dovuta notifica alla Commissione disciplinare, che è stata già a suo tempo fatta. Non sembra superfluo ricordare che il principio della presunzione di innocenza è uno dei cardini di una società civile”, conclude Mancini.