Città Sant’Angelo, rogo Terra Verde: c’è la diossina

Terraverde_incendioPescara. L’Arta conferma le preoccupazioni dei cittadini residenti nell’area circostante lo stabilimento Terra Verde, andato in fiamme con i suoi rifiuti la notte del 30 ottobre scorso: rinvenute tracce di diossina su terreni e verdure analizzati nel raggio di un chilometro dallo stabilimento di Piano di Sacco.

Gli esami effettuati nei primi dieci giorni di novembre dall’Arta sulle acque di superficie e sotterranee circostanti lo stabilimento Terra Verde accertarono che dal rogo dei rifiuti del 30 ottobre si è propagato del benzene. Successivamente, tra il 17 novembre e il 7 dicembre, con il supporto dell’Arpa Toscana di Massa Carrara, l’Arta ha proceduto all’analisi dei terreni e degli ortaggi coltivati nel raggio di un chilometri dal sito andato in fiamme a caccia di tracce di diossina.

 

I risultati, resi pubblici oggi (clicca e scarica), confermano le preoccupazioni dei cittadini residenti nei Comuni limitrofi e delle associazioni ambientaliste: diossine sono state rinvenute una concentrazione superiore ai limiti consentiti dalla legge per i siti ad uso commerciale e industriale e per i siti ad uso verde pubblico privato e residenziale. Le aree in questione corrispondono a quelle risultate contaminate anche dai composti organici aromatici volatili: benzene, stirene e idrocarburi leggeri; allontanandosi gradualmente dal raggio di un chilometro si registrano, comunque, valori di contaminazione, sebbene progressivamente minori. Le zone sono già state sottoposte ad ordinanze comunali per la tutela sanitaria, ma la stessa Arta, con la comunicazione odierna, consiglia di intraprendere “misure di messa in sicurezza di emergenza volte ad evitare il diffondersi della contaminazione nelle aree circostanti, ad esempio la raschiatura del suolo interessato da colorazione grigiastra, la rimozione/copertura dei residui dell’incendio, interventi sulla falda sotterranea”.

 

Approfondimento: Incendio Terra Verde

 

Daniele Galli


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