Pescara. Via libera del Consiglio comunale di Pescara, con 20 voti a favore, al Piano di Efficientamento energetico, venticinque azioni amministrative da attuare per abbattere del 20 per cento la quantità di emissioni di CO2 nell’aria entro il 2020, come previsto nel Protocollo di Kyoto.
“Il Piano” ha spiegato in aula l’assessore allo Sviluppo del Territorio Marcello Antonelli “parte dall’Inventario delle emissioni comunali e si sviluppa nel Piano delle azioni strategiche per un’energia sostenibile. Il Protocollo di Kyoto impone, infatti, agli Stati di individuare e cogliere alcuni obiettivi, ossia la riduzione delle emissioni di CO2 almeno del 20 per cento entro il 2020, poi aumentare del 20 per cento la quota di utilizzazione delle fonti di energia rinnovabile e aumentare del 20 per cento il livello di efficienza energetica. Il Modello d’azione è rappresentato dal Patto dei Sindaci, al quale tutti i Comuni, compreso Pescara, hanno aderito e subito dopo abbiamo fatto predisporre l’Inventario delle emissioni di CO2 sul comune di Pescara, che ammontano a 550mila 183,64 tonnellate l’anno, un numero complessivo che dobbiamo abbattere almeno del 20 per cento entro il 2020. Una parte rilevante delle emissioni deriva dagli edifici residenziali e un’altra quota consistente dal settore trasporti”. Le azioni amministrative da attuare interessano il settore della Pubblica illuminazione, l’Edilizia pubblica e privata, la mobilità, la Produzione di energia derivante da fonti rinnovabili, la cogenerazione e Teleriscaldamento, il Public procurement di prodotti e servizi, la pianificazione urbanistica e infine l’informazione e comunicazione.
“In particolare” ha proseguito Antonelli “puntiamo all’informazione nelle scuole, coinvolgendo i bambini, i ragazzi, e poi prevedendo delle premialità per sensibilizzare e incentivare i cittadini a farsi promotori di una politica di vita eco-sostenibile. Il Seap è uno strumento flessibile che prevede un monitoraggio biennale per verificare lo stato di avanzamento delle realizzazione delle 25 azioni previste e la loro efficacia, con la possibilità di rimodulare gli interventi”.
In aula è stato presentato un emendamento del presidente della Commissione Ambiente Lerri che ha chiesto di integrare il documento “prevedendo l’inserimento della tecnologia impiantistica del solare termico a concentrazione ed elevata integrabilità architettonica per la produzione di acqua calda sanitaria e del riscaldamento, per il quale è previsto un 55 per cento di sgravio prorogato per ulteriori 5 anni”.
L’emendamento è stato approvato con 24 voti a favore, mentre la delibera ha superato il voto dell’aula con 20 voti a favore, 3 astenuti e 5 presenti non votanti.