Pescara. Finisce in carcere un 33enne pescarese che per lungo tempo ha malmenato e vessato psicologicamente la moglie: piantonava la casa della donna anche mentre era agli arresti domiciliari.
Nel corso della mattinata i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Pescara hanno arrestato, per il reato di evasione, M. N., 33enne pescarese, con numerosi precedenti e segnalazioni di polizia. Ma l’arresto è l’epilogo di una lunga vicenda iniziata già alla fine dell’estate dello scorso anno: una storia, purtroppo ordinaria, di maltrattamenti in famiglia, di atteggiamenti vessatori, di comportamenti aggressivi, di percosse, minacce e lesioni.
E’ la storia di una donna vittima di un marito brutale, di un uomo violento che la costringe quotidianamente a tollerare atti di prevaricazione fisica e psicologica e che dopo molto tempo decide di denunciare il suo aguzzino. Così, all’inizio di novembre 2016 i Carabinieri hanno dato esecuzione all’ordinanza del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla parte offesa ed applicazione della misura cautelare dell’obbligo di dimora; una misura che avrebbe dovuto arginare l’indole dell’uomo ma che non ha sortito l’effetto sperato.
Anzi, come se nulla fosse, sono continuate le intimidazioni, gli appostamenti sotto casa, le minacce e le ingiurie ripetute che hanno reso la vita della vittima un inferno, fino a nuove denunce e l’emissione di una nuova misura cautelare, stavolta più afflittiva, degli arresti domiciliari.
Ma anche in questo caso l’uomo ha continuato a mantenere il suo atteggiamento spregevole: questa mattina è stato sorpreso dalla pattuglia in servizio di perlustrazione sotto casa della ex convivente in piena e spregiudicata violazione degli obblighi imposti dalla misura; dopo il giudizio di convalida per lui si sono finalmente aperte le porte del carcere.
Questa, però, è solo una delle tante storie che i Carabinieri sono quotidianamente costretti ad affrontare: quelli della Compagnia di Pescara, in particolare, negli ultimi 5 giorni hanno denunciato ben 4 persone per reati di stalking e maltrattamenti in famiglia, consumati sia nel capoluogo pescarese sia in provincia.