Montesilvano. Sarebbe il giaciglio di una casa abbandonata, scelto come riparo per la notte, il motivo della contesa che ha visto protagonisti, ieri sera a Montesilvano, due stranieri, un palestinese e un magrebino, entrambi senza fissa dimora.
Una lite che si è conclusa con un ferito e un uomo in manette, accusato di lesioni personali aggravate. A finire in ospedale è stato un palestinese di 40 anni, accoltellato da un magrebino di nazionalità francese, Hidare Rechak, 35 anni, che è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Montesilvano e dagli uomini della Guardia di Finanza della Compagnia di Pescara.
Il ferito è stato soccorso dal 118 in prossimità della pineta di Montesilvano, all’altezza della rotatoria tra via Moro e via Marinelli. Ad allertare i soccorsi è stato un uomo che ha sentito dei lamenti arrivare dalla pineta e, dopo essersi avvicinato, ha trovato il palestinese con una vistosa ferita alla fronte e in stato di ubriachezza. Sono stati, quindi, avvisati i carabinieri, coordinati dal capitano Enzo Marinelli, che hanno seguito le tracce di sangue e sono arrivati in via Genova, ad una casa abbandonata (al cui interno c’erano perfino un paio di gatti morti) e hanno trovato il magrebino, che si nascondeva dietro una siepe. Era sporco di sangue e aveva delle tracce di colluttazione addosso: l’uomo è stato accompagnato in caserma e poi arrestato, anche alla luce delle prime dichiarazioni che ha rilasciato. Pare che i due possano aver discusso per il giaciglio che si contendevano nella casa abbandonata.
Il ferito è stato trasferito in ospedale e ne avrà per 15 giorni. L’arma, che potrebbe essere un coltello, non è stata ancora trovata.