“Tornano le mini-discariche, ma in realtà non sono mai andate via” , questo il commento di Giacomo Cuzzi, capogruppo Pd per la circoscrizione Porta Nuova. È lui a segnalare come le zone dove vengono collocati i cassonetti per la raccolta dei rifiuti continuano a svolgere la funzione di mini-discariche “dove è possibile trovare rifiuti di ogni tipo anche pericolosi per la salute dell’uomo”. Da svariati giorni nell’area dove sono ubicati i cassonetti di strada Colle Santo Spirito, sopra il rione San Donato, sono presenti numerose lastre di eternit abbandonate vicino i cassonetti sul ciglio della strada.
L’accusa del democratico è rivolta all’Attiva, la ditta preposta dall’amministrazione comunale alla raccolta dei rifiuti. Come accaduto per altri casi simili, l’Amministrazione ha sempre ribadito che l’Attiva non è abilitata alla rimozione dell’eternit, per lo smaltimento del quale occorre una più complicata burocrazia. “Nessuno si è occupato in questi giorni di segnalare la situazione, di rimuovere l’eternit né tantomeno di delimitare l’area; eppure i cassonetti vengono svuotati e gli operatori di Attiva sicuramente non possono non aver visto le lastre di eternit abbandonate”, sottolinea Cuzzi.
In effetti, seppur impossibilitati alla raccolta e allo smaltimento del materiale a rischio cancerogeno, gli operai dell’Attiva non possono non aver notato il cumulo di eternit posto a pochi metri dal cassonetto blu. Di fronte all’assenza di un minimo nastro segnalatore, resta da chiedere se la negligenza stia nel mancatasegnalazione o nella tardiva/inesistente reazione da parte degli enti preposti.
Daniele Galli
La replica del consigliere delegato all’Igiene Urbana Armando Foschi. “Basta sfornare inesattezze o, meglio, autentiche sciocchezze: la Attiva non è abilitata alla raccolta e allo smaltimento di materiale in eternit. Gli operatori della Attiva hanno provveduto a segnalare la presenza di alcune lastre di amianto accanto ad alcuni cassonetti in strada Colle Santo Spirito, ma per provvedere alla rimozione delle stesse lastre l’amministrazione comunale sta già provvedendo alla gara d’appalto per individuare una ditta specializzata e abilitata dopo aver reperito i fondi in bilancio. Ovviamente i cittadini sanno che nel frattempo non devono toccare quelle lastre che comunque non sono sfaldate e, come ben dovrebbe sapere il consigliere Cuzzi, l’amianto diventa pericoloso quando se ne respira il pulviscolo. Non è che la sistemazione di un nastro segnalatore avrebbe impedito ai cittadini di avvicinarsi, eventualmente, a quel materiale e a questo punto non è più consentito al consigliere Cuzzi continuare a far finta di non sapere o non conoscere la normativa. Anziché continuare a parlare, svolgesse il proprio ruolo istituzionale aiutandoci a sensibilizzare la cittadinanza a smaltire in modo corretto i propri rifiuti. Le minidiscariche nascono dall’azione di cittadini che senza scrupoli cercano di disfarsi di ogni genere di rifiuto, anche quelli pericolosi, senza osservare la normativ. Le discariche che il consigliere Cuzzi ‘scova’ sul territorio non sono evidentemente ‘sempre le stesse’ che puntualmente vengono smantellate dall’amministrazione comunale, anche se il consigliere Cuzzi non se ne accorge. Il vero problema è che quelle discariche vengono puntualmente ricreate con periodicità costante, costringendoci a delle vere corse per il monitoraggio del territorio, situazione che già ci ha indotto da circa un mese al potenziamento dei controlli attraverso il Nucleo Ambiente della Polizia municipale con risultati che ufficializzeremo tra qualche giorno. Nello specifico, eravamo perfettamente a conoscenza della presenza di alcune lastre di eternit a Strada Colle Santo Spirito, puntualmente segnalate dagli operatori della Attiva, ma Cuzzi per l’ennesima volta dimentica che la Attiva non può per legge provvedere in modo autonomo allo smaltimento del materiale in amianto non essendo abilitata. La segnalazione è stata inoltrata all’Ufficio Ambiente del Comune che, valutata la spesa, ha già provveduto a indire la gara d’appalto per individuare la ditta specializzata che potrà rimuovere il materiale. Basta con le inesattezze da parte del consigliere Cuzzi, basta con i tentativi di suscitare allarmismo, pretendendo, ad esempio, la sistemazione di un ‘nastro segnalatore’ attorno all’eternit, come se un nastro potesse proteggere i cittadini dagli eventuali rischi. L’amianto verrà rimosso, com’è sempre accaduto in passato, e sarà nostra premura inviare documentazione fotografica delle operazioni al consigliere Cuzzi che magari, dalla prossima volta, capirà che il suo dovere istituzionale non è solo fare chiacchiere, ma aiutare il Consiglio di Circoscrizione di cui fa parte a svolgere un’opportuna azione di sensibilizzazione nei confronti della cittadinanza”.