Città Sant’Angelo, incendio Terra Verde: l’ordinanza del sindaco Florindi

vigili-del-fuoco-genericaCittà Sant’Angelo. In seguito al vasto incendio che ha coinvolto l’opificio Terraverde in contrada Piano di Sacco, il sindaco di Città Sant’Angelo, Gabriele Florindi, ha firmato un’ordinanza nella quale sono previste alcune indicazioni precauzionali.

Il testo e’ stato concordato dai sindaci dei comuni interessati (Collecorvino, Picciano, Elice, Cappelle e Città S. Angelo) durante un incontro svoltosi ieri sera in Prefettura.

L’ordinanza stabilisce una zona di attenzione con raggio di mille metri dal sito dell’incendio: per consentire un migliore campionamento degli inquinanti da parte di Asl e Arta, all’interno di questa area saranno sospese tutte le attività di lavorazione meccanica dei terreni, aratura e pascolo.

Un provvedimento utile per impedire che eventuali sostanze inquinanti si mescolino nel terreno, vanificando i test degli esperti, ma anche per evitare che eventuali inquinanti entrino nel ciclo alimentare degli animali.

La sospensione e le precauzioni indicate vanno osservate fino a quanto Asl ed Arta non avranno comunicato un ritorno alla normalità. Si tratta di misure precauzionali in mancanza di dati sufficienti per stabilire la reale presenza di potenziali inquinanti. Per la stessa ragione, i sindaci raccomandano ai titolari delle aziende della zona di potenziare i sistemi di autocontrollo interno per segnalare l’eventuale presenza di contaminanti sulle matrici alimentari. Raccomandano inoltre ai curiosi che in queste ore si affollano nella zona dell’incendio di evitare di esporsi all’inalazione dei fumi e di non ammassarsi nelle aree perché potrebbero intralciare le operazioni di spegnimento.

Operazioni che proseguono anche in queste ore, con l’ausilio di un elicottero dei Vigili del Fuoco e del personale della Linda SpA, la società municipalizzata per la gestione dei rifiuti, che si sta occupando delle prime operazioni di recupero del materiale rimasto ancora incombusto.

L’Arta è presente sul posto dalle prime ore della mattinata del 30 ottobre con un proprio laboratorio mobile e personale qualificato che sta eseguendo continui monitoraggi sulla qualità dell’aria. Non si hanno a disposizione ancora dati definitivi circa le potenziali fonti di inquinamento sprigionate dall’incendio, anche perché si tratta di analisi molto complesse che richiedono tempo ed un monitoraggio costante e su aree estese.

Del problema sono stati interessati anche Regione Abruzzo e Provincia di Pescara.

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