Pescara, sgomberata palazzina occupata abusivamente

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Oltre 40 nord-africani accampati in due appartamenti di una palazzina pericolante del “ferro di cavallo” a Rancitelli. Un’operazione interforze ha sgomberato stamattina le abitazioni trovando i giacigli tra cataste di rifiuti.

Le continue proteste dei residenti che abitano in via Lago di Capestrano, asse portante del “ferro di cavallo” di Rancitelli, da tempo si erano concentrate sull’insostenibile problema igienico-sanitario provocato dalla palazzina privata all’incrocio con via Imele, piccola stradina che costeggia il campo sportivo comunale. L’aspetto decadente della facciata non strideva più di tanto con la cornice del quartiere popolare, ma oltre all’andirivieni di decine e decine di persone dal piccolo edificio, ad infastidire i vicini è stato il pattume abbandonato nel cortile e lasciato a marcire per giorni sotto il sole, spargendo un odore nauseabondo in tutto il quartiere, gli  indumenti lasciati stesi in mezzo alla strada e dei veri e propri accampamenti notturni. Le ripetute segnalazioni hanno indotto la Municipale a compiere delle verifiche, riscontrando nei giorni scorsi la presenza di oltre 40 cittadini extracomunitari, di provenienza nord-africana, che vivevano accampati all’interno di due appartamenti.

La situazione, sottoposta all’attenzione del Comitato per la Sicurezza e l’Ordine pubblico, ha portato all’operazione interforze che alle 6:00 ha scatenato il blitz di Polizia Municipale, Carabinieri, polizia stradale, Vigili del fuoco e ispettori Asl, che una volta penetrati all’interno del fabbricato hanno subito verificato la presenza di condizioni igienico-sanitarie insostenibili. Presenti, però, solo 4 persone: senegalesi con regolare permesso di soggiorno e contratto d’affitto per l’utilizzo dei due appartamenti, identificati e accompagnati in questura per gli accertamenti di rito. Ma lo scenario si è rivelato da brividi: pareti sporche e ricoperte di ogni genere di rifiuto, letti e materassi ammassati in ogni angolo tra cumuli di pattume a indicare evidentemente la presenza contemporanea di diverse persone, e soprattutto montagne di indumenti, di diversa taglia, accatastati in alcune stanze, oltre che diversi motocicli di provenienza sospetta abbandonati nell’androne.

La Asl e soprattutto i Vigili del Fuoco hanno decretato l’inagibilità dell’edificio, avendo notato lungo le pareti e il soffitto segni di cedimento strutturale. Dopo lo sgombero immediato del fabbricato, la relazione redatta dal maggiore Adamo Agostinone della Polizia Municipale, dovrà ovviamente essere trasmessa agli uffici comunali per la firma della relativa ordinanza sindacale necessaria per impedire l’utilizzo dell’edificio. Tuttavia restano aperti degli interrogativi: “Innanzitutto ci chiediamo dove siano finiti tutti gli altri inquilini del fabbricato pure monitorati dalla Polizia municipale, e soprattutto dove fossero stamane”, affermano all’Ambiente del Comune di Pescara Isabella Del Trecco e il consigliere delegato all’Igiene urbana Armando Foschi, “ ovviamente già da questa sera ripartiranno gli appostamenti dei vigili urbani per intercettare qualunque movimento sospetto nella zona”.

 

Daniele Galli


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