Pescara. Troppe buche e troppo grandi per le strade della città dannunziana, tanto da danneggiare anche i veicoli più grossi e resistenti come gli autobus del servizio pubblico. L’Arpa dice basta e dirotta i mezzi per vie alternative alle strade-groviera.
Autisti esasperati e scioperanti, alle prese quotidianamente con sensi unici invertiti, svolte anguste e pericolose e strade troppo strette per incrociarsi con le macchine. Come loro lo sono anche i passeggeri, che per viaggiare sugli autobus della Gtm e dell’Arpa pagano anche il biglietto, sottoponendosi talvolta a delle corse da rally, appesi disperatamente ad una maniglia o un appiglio di fortuna per non ritrovarsi faccia a terra tra i sediolini. A contribuire a rendere i percorsi cittadini tanto accidentati, in prima linea, sono le buche nell’asfalto o le pieghe che in vari punti di passaggio degli autobus causano sobbalzi e scossoni a conducenti e viaggiatori; particolarmente soggette al fenomeno, proprio per l’usura provocata dal ripetuto passaggio dei bestioni multi-ruota, sono le corsie preferenziali riservati al trasporto pubblico. La lunga corsia su corso Vittorio è tutta crepe, di fronte a piazza della Repubblica avanzano le toppe sull’asfalto e una grossa grinza crea un dosso proprio davanti alla maxi-fermata che incrocia corso Umberto.
Ma la strada decisamente messa peggio è via Alcide De Gasperi, che dalla rotonda del Rampigna (via Caduta del Forte) arriva dritta all’ingresso del terminal bus nell’area di risulta. Se contusioni e scivoloni dei passeggeri sono all’ordine del giorno, meglio non va ai mezzi: sospensioni, giunture e carrozzerie sottoposte più volte al giorno alle “montagne russe” riportano quotidianamente danni, che si trasformano in esborsi per le aziende e le casse pubbliche. È per questo che l’Arpa ha detto basta, e con una circolare interna ha comunicato al personale di dirottare i bus impegnati nel tratto di via De Gasperi su via Ferrari e via Michelangelo. Così, la corsia preferenziale istituita per rendere più rapide le corse ai mezzi pubblici viene completamente bypassata, causando anche alcuni minuti di ritardo agli utenti. Ad esempio, le corse extraurbane indirizzate al terminal bus passando per la fermata del teatro Michetti, anziché uscire dall’asse attrezzato nella zona ex Camuzzi e poi rientrare da Portanuova ora escono in via Raiale e arrivano al terminal da via del Circuito.
Una scelta non adottata, per ora, dalla Gtm, scatenando la protesta dei segretari provinciali di Filt-Cgil e Uiltrasporti, Franco Rolandi e Alberto Cilli, che in una nota se la prendono con l’amministrazione comunale, già accusata di latitanza in merito alle vertenze e agli scioperi di queste settimane: “si fanno pagare all’utenza e alla collettività, precise responsabilità che appartengono esclusivamente all’amministrazione comunale. Tuttavia il paradosso deve ancora arrivare”, sottolineano i due sindacalisti, “in questi giorni il Comune di Pescara, beffandosi delle continue sollecitazioni delle organizzazioni sindacali sulla problematica del terminal bus, è intervenuto sulla segnaletica orizzontale rifacendo le strisce gialle sull’asfalto: peccato che si siano dimenticati delle voragini!”
Daniele Galli