Pescara. “Ho prenotato viaggi solo per Toto
ma non so con chi viaggiasse. Non ho mai parlato con D’Alfonso e non ho mai fatto prenotazioni a suo nome. Ho appreso dai giornali dei viaggi’. E’ la testimonianza dell’ex segretaria di Toto, Manuela Di Lullo, resa oggi davanti ai giudici del tribunale collegiale di Pescara nel corso del processo all’ex sindaco del capoluogo adriatico, Luciano D’Alfonso, per presunte tangenti negli appalti pubblici al Comune.
Le dichiarazioni della donna sono state trasmesse alla procura per verificare se il teste ha reso una falsa testimonianza. A chiederlo e’ stato il pm dopo aver fatto notare all’ex segretaria di Toto di aver rilasciato dichiarazioni diverse alla polizia giudiziaria e cioe’ di aver riferito di aver prenotato viaggi anche per D’Alfonso. La donna ha risposto di averlo detto in quell’occasione perche’, pur non avendo nulla da temere, si era lasciata impressionare e non aveva spiegato come erano andate le cose. Sul banco dei testimoni e’ salito anche l’imprenditore che ha parlato prima di due contributi elettorali ai Ds di 5 mila euro e 3mila euro risalenti al 2006 e poi dei rapporti con D’Alfonso. L’imprenditore ha detto di averlo incontrato, in qualità di presidente dell’Aiop, diverse volte nel 2006 per parlare di sanita’. Gli incontri avvenivano al Comune o all’hotel Duca D’Aosta. Pierangeli ha infine detto di non conoscere Guido Dezio. E’ saltata invece, per impegni di lavori, la testimonianza dell’ex capo della squadra mobile di Pescara, Nicola Zupo, attualmente in servizio ad Imperia. Zupo avrebbe dovuto riferire della vicenda relativa alla parcella dell’architetto Toyo Ito per la progettazione dell’opera Huge Wine Glass. La questione e’ stata trattata in aula dall’ispettore Angelo D’Onofrio per cui il pm ha rinunciato alla testimonianza di Zupo. D’Onofrio ha riferito di una parcella iniziale di 100 mila euro poi integrata per prestazioni di attivita’ di comunicazione istituzionale. L’ispettore ha sostenuto che dalle indagini non sarebbe emerso lo svolgimento di questo tipo di attivita’ da parte di Toyo Ito. L’investigatore non ha pero’ saputo chiarire se l’architetto avesse svolto la comunicazione in precedenza.
Tra i testimoni anche un ex dipendente del Comune Antonio Di Matteo, all’epoca dei fatti responsabile della commissione che si occupava dell’affidamento della gestione degli impianti di calore. Il teste ha riferito di sollecitazioni da parte di Dezio ad uno dei componenti della commissione, l’ingegnere Franco De Donatis, affinché agevolasse la Manutencoop. Nel corso del processo ha testimoniato anche Roberto Di Benedetto, della polizia postale. Il teste ha parlato della vicenda relativa alla tipografia Brandolini e a Fabrizio Paolini
, nel 2005 borsista al Comune di Pescara, a cui, secondo l’accusa, i Toto versavano uno stipendio mensile e rimborsavano le spese di carburante dell’Alfa 166 che gli avevano dato in uso e che, sempre per l’accusa, utilizzava anche D’Alfonso.