Pescara. E’ morto ieri notte a Copenaghen Bruno Amoroso, l’allievo prediletto del grande economista pescarese Federico Caffè.
Amoroso era nato a Roma, ma i suoi genitori erano originari di Rapino (Chieti): l’economista allievo di Federico Caffè teneva molto alle sue radici abruzzesi e non aveva mai perso il legame con il territorio dove tornava in vacanza da ragazzino e che ha dato i natali al suo maestro, al quale ha intitolato il centro studi che aveva fondato in Danimarca, dove era era docente emerito all’Università di Roskilde.
A dare comunicazione della sua morte, Maurizio Acerbo, della Segreteria regionale del PRC e SE, che lo aveva conosciuto personalmente:
“Prima che la lunga malattia glielo impedisse, aveva cominciato a lavorare a un progetto di sviluppo locale per quel comprensorio coinvolgendo giovani, intellettuali, amministratori. Io l’ho conosciuto, attraverso il comune amico Silvestro Profico, proprio perchè volle coinvolgermi come consigliere regionale in quel laboratorio”.
“Bruno era uno studioso di livello internazionale ma di carattere discreto e riservato, come ha ricordato stamattina l’amico Riccardo Petrella. Era uno che sapeva ascoltare e far parlare gli altri”.
“Bruno Amoroso era un intellettuale di sinistra assai diverso da quelli che occupano le pagine dei grandi giornali e gli schermi televisivi, non è mai salito sul carro del vincitore.
Lo testimonia la sua autobiografia, ‘Memorie di un intruso’ (Castelvecchi), uscita pochi mesi fa”.
Due cerimonie laiche sono in programma per commemorare Bruno Amoroso:
una a Copenaghen, presso Kapel – Rigshospitalet, Blegdamsvej, lunedì 23 gennaio alle 9:30;
una a Roma in Campidoglio, stesso giorno, alle ore 16:00.