Pescara. “L’amministrazione comunale di Pescara considera un onore poter ospitare, unica città in Abruzzo scelta per l’occasione, il Monumento itinerante realizzato per celebrare il 150° anniversario della costituzione dell’Esercito Italiano”. Lo ha detto l’assessore allo Sport del Comune di Pescara Nicola Ricotta che oggi ha partecipato, in rappresentanza del sindaco Luigi Albore Mascia, alla cerimonia di inaugurazione dell’esposizione itinerante del Monumento per i 150 anni della costituzione dell’Esercito Italiano, nel ricordo dei suoi Caduti, monumento sistemato in piazza Primo Maggio dinanzi alla statua dell’orologio.
Presenti anche l’assessore al Mare Vincenzo Serraiocco, il Presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa, il viceprefetto De Vivo, il Presidente dell’AssoArma Pescara Generale Leonardo Prizzi, l’autore del monumento, lo scultore Fiorenzo Bacci, il Generale Forlani, il Difensore civico regionale Giuliano Grossi e tutti i rappresentanti delle Forze dell’Ordine, in schieramento d’onore.
Ad aprire la cerimonia l’Alzabandiera con l’Inno d’Italia eseguito dall’Associazione nazionale Bersaglieri. Subito dopo l’assessore Ricotta e il Generale Prizzi hanno svelato il monumento, rimuovendo il manto azzurro, sulle note de Il Piave e quindi de Il Silenzio, tra gli applausi delle decine di cittadini presenti in piazza nonostante il caldo e il sole battente. “La presenza a Pescara di un monumento sui 150 anni della storia dell’Esercito italiano – ha detto il Generale Prizzi – si inserisce tra le celebrazioni promosse dalla città e dall’amministrazione comunale per i 150 anni dell’Unità d’Italia, due storie che si intrecciano in un forte legame, strettamente connesse l’una all’altra, perché ogni episodio della storia nazionale ha avuto l’esercito quale protagonista di quegli stessi eventi”.
“Ringrazio la città e l’amministrazione comunale per la calda accoglienza riservata al Monumento della storia e alla giornata odierna – ha detto invece lo scultore Bacci, colonnello dei Bersaglieri in congedo ed ex allievo dell’Accademia militare -. Attraverso la Piramide abbiamo voluto testimoniare il forte legame ideale con la storia di tutti coloro che nell’Esercito hanno operato e hanno sacrificato la propria vita per l’Italia”.
Sulle pareti del monumento sono infatti scolpiti episodi che tracciano un percorso ideale che da prima del 1861 attraversa la nostra storia per arrivare sino alle missioni all’estero per poi proiettarsi verso il futuro, con l’immagine della donna-militare. L’opera, alta 2,80 metri per 3 metri di base, ha richiesto l’utilizzo di sette quintali di bronzo fuso e il punto focale è rappresentato da un vuoto centrale che traccia la sagoma di un allievo dell’Accademia Militare nel momento in cui, con il braccio destro alzato, grida alla patria il suo ‘Lo giuro!’, testimoniando la propria fedeltà alle Istituzioni che accomuna tutti coloro che hanno militato o militano nel nostro Esercito. E quel vuoto vuole consentire al visitatore di interagire con il monumento attraversandolo da una parte all’altra, a rinnovare il giuramento, e scoprire, all’interno, il Tricolore lungo la costola che unisce le pareti. Lungo le facciate esterne sono invece rintracciabili le formelle che raccontano le gesta del nostro Esercito, dall’incontro di Teano passando ai Bersaglieri della breccia di Porta Pia per piombare nella Prima Guerra Mondiale. E poi ci sono i fanti, gli artiglieri, i Carabinieri, le gesta del Piave, la Seconda Guerra Mondiale, la Campagna d’Africa sino ad arrivare al ‘bottone rosso’ che ricorda il periodo della Guerra Fredda, quando il mondo temeva un nuovo conflitto atomico che avrebbe significato la fine dell’umanità. Il monumento vuole essere un simbolo per gli uomini, ma anche un gioco per i bambini che grazie a quei militari oggi godono della libertà e della democrazia.
“Pescara – ha detto l’assessore Ricotta – considera un onore essere stata scelta per ospitare una tappa del Monumento itinerante che, concluso il tour nelle regioni italiane, verrà definitivamente collocato presso la sede dell’Accademia Militare di Modena. Nei mesi scorsi abbiamo celebrato in maniera solenne i 150 anni dell’Unità d’Italia; oggi partecipiamo con altrettanta solennità alle celebrazioni per i 150 anni della storia dell’Esercito Italiano, ossia delle migliaia di giovani che si sono sacrificati per la costruzione dell’Italia. Per tale ragione abbiamo scelto una collocazione tanto centrale, piazza Primo Maggio, il cuore della città, per attribuire il giusto lustro alla scultura, ma soprattutto per invitare tutti i cittadini a visitarla sino al prossimo 30 agosto, osservarla, e attraversarla per sentirsi parte della storia”.