Montesilvano. Dopo la denuncia dell’associazione Nuovo Saline, il movimento Audere Semper si prepara ai pattugliamenti contro il bracconaggio nel fiume tra Montesilvano e Città Sant’Angelo.
Ieri la denuncia, con tanto di report fotografico, dell’associazione ecologista: reti di frodo che pescano nelle acque del fiume Saline, nonostante il divieto e la contaminazione, senza risparmiarsi nemmeno il bagnetto ai bambini.
Nuovo Saline ha anche accusato le istituzioni locali per la mancata vigilanza, così il movimento Audere Semper Audere ha deciso di raccogliere l’appello e “organizzerà pattugliamenti fluviali tesi a generare la giusta deterrenza verso queste azioni delittuose”, come spiega il portavoce Marco Forconi, “con determinazione e nel rispetto della legge, da oggi saremo sentinelle attive a tutela del Fiume Saline.
“Il bracconaggio ittico nelle acque interne del bacino del Fiume Saline”, spiega ancora Forconi, “è, se paragonato agli altri bacini fluviali regionali, un fenomeno predatorio senza pari. Sodalizi eco criminali, italiani e stranieri, operano concentrando nei corpi idrici di questi territori la loro azione. Non agiscono casualmente ma in veri e propri gruppi organizzati e coordinati tra loro, tanto da essersi divisi con precisione il territorio. Nel corso degli ultimi 5 anni, come riferitoci dall’Associazione Nuovo Saline, si è assistito a una importante penetrazione nel territorio di Montesilvano e Città Sant Angelo di soggetti che praticano la pesca illegale e il traffico del pescato che, verosimilmente, prende rotte commerciali anche fuori dalla regione, rischiando di portare pesce potenzialmente contaminato e non tracciato sulle tavole di inconsapevoli consumatori”.