Montesilvano. «Venti anni di denunce e tentativi falliti di eseguire gli sfratti»: da tanto i proprietari delle palazzine del “ghetto africano” di via Ariosto, recentemente poste sotto ordinanza dal Comune di Montesilvano, tentavano di riappropriarsi degli appartamenti abitati da decine e decine di extracomunitari.
L’ordinanza si era resa necessaria dopo il riscontro da parte di Vigili del Fuoco, Asl e Carabinieri, di preoccupanti criticità in termini sanitari quali l’insalubrità causata dalla muffa, perdite d’acqua, sporcizia diffusa, rifiuti di ogni genere, nonché impianti elettrici non a norma e condizioni igieniche tali da poter innescare possibili focolai di epidemie. Le verifiche eseguite hanno portato all’individuazione anche di problematiche di sicurezza a causa di rischi derivanti da alcune parti pericolanti.
Dopo l’emissione dell’ordinanza con la quale il sindaco Francesco Maragno ha disposto lo sgombero delle palazzine “Tillia” e “Viola”, questa mattina il primo cittadino, insieme all’assessore ai Lavori Pubblici Valter Cozzi, il dirigente del settore Gianfranco Niccolò, il comandante della Polizia Locale Nicolino Casale e il luogotenente Giovanni Rolando dei Carabinieri di Montesilvano, ha incontrato i proprietari degli appartamenti, destinatari dell’atto.
«Quello di stamani è stato un incontro positivo – ha commentato il sindaco Francesco Maragno – . I proprietari degli appartamenti hanno espresso la massima collaborazione e disponibilità ad arrivare in breve tempo alla soluzione di questo preoccupante problema. Tutti loro hanno espresso un plauso all’Amministrazione e dichiarato la volontà di eseguire gli atti necessari affinché gli attuali occupanti degli appartamenti lascino spontaneamente le abitazioni».
Nei giorni scorsi il sindaco ha incontrato anche un gruppo dei cittadini che risiedono attualmente nelle palazzine, ascoltando le loro preoccupazioni e le loro necessità ed invitandoli a trovare soluzioni abitative alternative in breve tempo, per affrontare l’esecuzione dell’ordinanza nel modo più fluido possibile. «L’auspicio – spiega il sindaco – è che vengano tutelate le necessità dei proprietari delle abitazioni, degli stessi occupanti degli appartamenti e ovviamente della città tutta che nella zona di via Ariosto, a ridosso del lungomare, trova uno dei suoi punti nevralgici per il settore turistico. Non possiamo più rimandare il ripristino del decoro e dell’immagine che purtroppo negli ultimi anni sono stati fortemente danneggiati».