Pescara. Non si capisce, di preciso, cosa siano né cosa rappresentino, ma da tre giorni alcune strade della città si stanno ricoprendo di strani simboli; baffi, parentesi graffe, ali di rondine: nessuno capisce, ma intanto i passanti si divertono.
Tutto è cominciato nella notte tra domenica e lunedì, quando questi strani simboli sono comparsi sul marciapiede dinanzi uno degli stabilimenti più ‘in’ della Riviera Nord. Bianchi, gialli o neri, questi segni possono ricordare varie cose: dei baffi, ali di rondine stilizzate, o delle parentesi graffe. La disposizione, poi, varia e difforme, non pare voler esprimere alcun concetto, se non indirizzare verso un luogo indefinito, indicato dalla punta centrale di questo segno misterioso. Eppure, l’ipotetica freccia non porta in nessun posto nelle vicinanze, come succede spesso per iniziativa promozionale: impronte da seguire lasciate sui marciapiedi di un negozio di prossima apertura. Niente, i baffi partono dallo stabilimento balneare puntando verso sud, ma poi si interrompono senza meta raggiungere. Ed eccoli riapparire la notte scorsa, stavolta sulla Strada Parco, davanti a Villa Sabucchi; stessi segni, stessa direzione meridionale ma il mistero resta.
E se baffi fossero, sarebbero gli stessi che sono comparse sulle foto-profilo di Facebook di alcuni personaggi del mondo artistico pescarese? Intanto, noncuranti del significato recondito, chi passa e vede i tratti dipinti sull’asfalto si lascia attrarre, anche quelli meno avvezzi e più avversi alle tag o ai disegni che i writers abituali lasciano su muri e panchine, e si abbandonano perfino al gioco della campana, saltellando di baffo in baffo. Volendo giocare al detective, invece, si può tentare di ricomporre gli indizi e indovinare il luogo del prossimo “attacco” dei baffi: ad accomunare riviera e Strada Parco c’è solo la connotazione di pista ciclo-pedonale. Vuoi vedere che stanotte toccherà ad un’altra pista della città?
Daniele Galli