Cepagatti. Giunge a conclusione la querelle tra il Comune di Cepagatti e la società Torre Alex, che gestisce il campo sportivo Marcantonio.
L’Amministrazione Comunale ha disposto la risoluzione del contratto a seguito di una reiterata morosità nel pagamento delle spese dovute per la fornitura di energia elettrica, acqua e gas, della violazione del divieto di cessione della convenzione e della mancata manutenzione ordinaria dell’impianto. La società dovrà restituire il campo al Comune entro il 22 dicembre.
Il contratto con l’A.s.d. Torre Alex era stato stipulato dall’Amministrazione Comunale nel marzo del 2013, ma già nel febbraio del 2014, e successivamente nel maggio del 2015, il Comune aveva sollecitato la società al pagamento delle utenze non ancora volturate al gestore, spese che erano state comunque sostenute dall’amministrazione. Nel novembre dello scorso anno era stata accolta una proposta di rateizzazione a favore della società, per un importo di 39mila euro, accordo che prevedeva l’automatica decadenza del beneficio a seguito del mancato versamento anche di una sola rata. Condizione che si è verificata, insieme a numerosi ritardi nei pagamenti.
A rendere ancora più tesi i rapporti con il Comune, la decisione di Torre Alex di modificare la compagine sociale consentendo l’ingresso di un gruppo di imprenditori teatini e il conseguente cambiamento non solo dell’associazione divenuta Asd Chieti Football Club Torre Alex, ma anche della sede e dei colori sociali della squadra. Una modifica comunicata all’Amministrazione Comunale solo dopo una sollecitazione del sindaco Sirena Rapattoni. A seguito di questa situazione, la giunta ha richiesto una consulenza legale per accertare la sussistenza dei presupposti per procedere alla risoluzione del contratto.
“Cessione, sub-concessione e locazione totale o parziale sono vietate espressamente dalle norme del regolamento comunale, del bando di gara, del contratto e del capitolato. La violazione del divieto è prevista quale motivo di risoluzione automatica – spiega l’assessore allo sport Tiziano Santavenere – L’istituto della concessione di servizio pubblico esclude, infatti, la possibilità di sub -ingresso perché improntato ad una investitura di carattere fiduciario del soggetto individuato. Il mutamento del concessionario, che ha cambiato compagine sociale e consiglio direttivo, avrebbe imposto, pertanto, un integrale rinnovo del procedimento. A questa situazione, oltre alla reiterata morosità, sono andate ad aggiungersi alcune criticità nella manutenzione ordinaria dell’impianto, che pur essendo state segnalate al gestore dai nostri tecnici, non sono state risolte. Preciso che non si tratta di una decisione campanilistica, ma di una scelta che nasce dalla necessità di mettere l’impianto a disposizione della nostra comunità sportiva e assicurare una perfetta efficienza e manutenzione del campo. L’Amministrazione si impegnerà affinché l’apertura e lo svolgimento delle attività sportive avvengano come da programma”.