Pescara. E’ durato circa un’ora, stamani, nel reparto per detenuti dell’ospedale di Pescara, l’ interrogatorio di Davide Troilo, l’uomo di 32 anni accusato dell’omicidio della ex fidanzata Jennifer Sterlecchini, 26 anni, avvenuto venerdì mattina, in via dell’Acquatorbdida a Pescara. Troilo, ricoverato fin dal giorno della tragedia, in serata è stato trasferito in carcere.
Non si sa se l’uomo oggi abbia risposto al gip Antonella Di Carlo, alla presenza del pm Silvia Santoro e dell’avvocato della difesa Davide Antonioli, o se invece si sia avvalso della facoltà di non rispondere. Il giudice, infatti, ha imposto che si mantenesse il massimo riserbo. Prima di iniziare l’interrogatorio, il gip ha anche impartito una dura reprimenda al legale di Troilo, per le dichiarazioni rilasciate alla stampa nei giorni scorsi.
Il presunto omicida aveva riferito la sua versione dei fatti, al pm Santoro, la sera della tragedia. Troilo, infatti, aveva raccontato che in seguito ad una discussione con Jennifer, per via della restituzione di un tablet comprato insieme, lei lo avrebbe spinto e lui avrebbe fatto altrettanto. Dopodiché sarebbe stata la stessa Jennifer ad afferrare un coltello e a colpirsi alla gola. La scena del crimine e la dinamica ricostruita dagli inquirenti, però, tende a confutare questa tesi. Nelle prossime ore si cercherà di appurare se Troilo ha fornito nuovi particolari nel corso dell’interrogatorio, rivedendo la propria versione, o se invece si è attenuto a quanto raccontato al pm il giorno del delitto.