Pescara. Un’interrogazione al Presidente della Regione Abruzzo D’Alfonso e all’assessore alla Sanità Paolucci è stata inoltrata dal consigliere regionale del M5S Pettinari per chiarire la situazione del reparto di Radioterapia oncologica dell’ospedale di Pescara.
Tra i quesiti avanzati da Pettinari c’è “il mancato acquisto di un acceleratore lineare e del mancato adeguamento del bunker del reparto nonostante lo stanziamento nel 2007 di 1.4 milioni di euro di fondi regionali”.
Per il pentastellato ci sarebbe “un concreto ostruzionismo all’adeguamento della Radioterapia di Pescara”, e si domanda: “Perché si tengono in piedi convenzioni onerose quando si potrebbe gestire internamente tale tipo di terapia con minor dispendio e minor rischio del paziente (Convenzione con San Giovanni Rotondo per Total Body Irradiation, convenzione con Bologna per esami istologici per emolinfopatie, convenzione con l’Esperto Qualificato della Asl di L’Aquila) quando è possibile che lo stesso lavoro sia espletato dalla Fisica Sanitaria della ASL di Pescara e quando l’Anatomia Patologica di Pescara ha figure professionali previste dall’atto aziendale vigente preparate a tale attività?
Tra le accuse mosse anche quella della disparità con le altre Asl abruzzesi: “Perché Radioterapia di Pescara è stata declassata a struttura Semplice Dipartimentale mentre, di recente, la Radioterapia di Chieti è riuscita ad assumere altri 4 medici radioterapisti 5 fisici dedicati alla sola radioterapia in deroga a tutte i blocchi sulle assunzioni e”, conclude Pettinari, dal 2009 ad oggi le aziende di L’Aquila, Chieti e Teramo hanno potuto rinnovare il loro parco tecnologico mentre a Pescara ci sono macchinari vecchi di 13 anni?”.