Pescara. Valorizzare la zona Sud di Pescara ed il polo universitario attraverso il completamento della riqualificazione della ex Caserma ‘Di Cocco’: si inserisce il questo progetto il protocollo d’intesa siglato oggi da Comune, Regione Abruzzo, Ministero della Difesa ed Agenzia del Demanio finalizzato alla razionalizzazione degli edifici militari presenti in città. Alla sottoscrizione hanno preso parte il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, il direttore dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi, il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, e il sindaco del capoluogo adriatico, Marco Alessandrini.
Il protocollo prevede che, attraverso una permuta di immobili statali e comunali ad equivalenza di valori economici, le attività militari della Caserma vengano riallocate in altri immobili che il Comune trasferirà allo Stato in cambio della proprietà della ‘Di Cocco’. In particolare, gli alloggi di servizio saranno realizzati in una porzione di edificio di edilizia residenziale pubblica, mentre le attività direzionali e logistiche verranno spostate in un altro bene da individuare attraverso un apposito tavolo tecnico tra tutte le istituzioni coinvolte che verrà istituito entro 30 giorni. Tra le ipotesi in esame, anche una porzione del Palazzo di Giustizia.
L’idea è quella di inserire le aree della Caserma in un più ampio progetto di rivitalizzazione dell’area per rilanciare il polo universitario, anche attraverso la possibilità di riqualificare la Caserma dei Vigili del Fuoco per attività didattiche e culturali, attraverso lo spostamento del Corpo in una sede più idonea.
Sottolineando che “la valorizzazione, la dismissione e la razionalizzazione degli immobili militari rappresentano uno dei principali obiettivi del mio mandato ministeriale”, Pinotti ha affermato che uno degli obiettivi è “sprigionare importanti risorse infrastrutturali che, di concerto con l’Agenzia del Demanio, possono essere alienate ovvero gestite per altre esigenze” e “l’accordo di Pescara ne è un esempio”.
“L’Agenzia del Demanio è impegnata attivamente sul tema della riqualificazione degli edifici pubblici per garantire un utilizzo ottimale degli spazi, in un’ottica di contenimento dei costi e di creazione di valore economico e sociale per i cittadini e il territorio – ha detto Reggi – Solo attraverso la collaborazione e la condivisione di obiettivi comuni è possibile individuare soluzioni soddisfacenti per le Istituzioni, capaci di generare benefici per l’intera della collettività”.
“La città di Pescara, e con essa tutto l’Abruzzo – ha affermato D’Alfonso – si riappropria di uno spazio importante, che completa il Parco Di Cocco già acquisito nove anni fa. E’ una zona carica di storia, di identità, di appartenenza. In quella zona c’è la tradizione universitaria della città: la cittadella universitaria deve liberare tutta la sua potenzialità e quell’edificio rappresenta perfettamente quell’esigenza”.
Il sindaco ha parlato di un’iniziativa che “si occuperà di scrivere un futuro nuovo ad alcuni spazi che la città aspetta, non ultimo lo stabile della Caserma Di Cocco, sito quasi del tutto recuperato alla fruibilità cittadina. Il parco è già patrimonio cittadino, ora lavoriamo perché anche la caserma lo sia, in modo da completare il quadro e pensare una nuova valorizzazione di quella zona, che sia connessa al potenziamento delle strutture universitarie, ma che sia aperta alla collettività, in quanto bene comune della città”, ha concluso.
Pinotti si è poi soffermata più in generale sulla dismissione dei beni della Difesa, sottolineando che “mettere a disposizione dell’Italia i beni che alla Difesa sono serviti nel passato e che oggi non sono più utili è un dovere patriottico e, quindi, continueremo a essere disponibili su progetti di valorizzazione”.
Ovviamente questo solo quanto i beni non sono più utilizzati per scopi militari, perché “viviamo in un momento in cui della difesa e della protezione c’è bisogno”.